Nikon Z9 potrebbe essere la prossima fotocamera mirrorless ad atterrare sulla Luna? Le immagini pubblicate questa settimana dall’Agenzia Spaziale Europea suggeriscono che potrebbe essere una possibilità concreta.
Queste immagini documentano il test della Handheld Universal Lunar Camera (HULC), un dispositivo destinato a essere utilizzato nella missione Artemis III, programmata per atterrare sul polo sud della Luna nel 2025.
Un’osservazione ravvicinata delle immagini rivelerebbe chiaramente che la fotocamera impiegata è una mirrorless Nikon Z. È possibile individuare l’uso di un obiettivo Nikon Z 40mm sul sito di Lanzarote. Inoltre, un’analisi dettagliata mostra che il design grafico dello schermo posteriore è simile a quello delle fotocamere Nikon Z9 e Nikon Z8.
La NASA e l’ESA hanno collaborato per sviluppare la Moon Camera, anche se non hanno ancora reso noto il nome dell’azienda di fotocamere coinvolta. Questa fotocamera è descritta come la “prima fotocamera mirrorless per uso portatile nello spazio” ed è stata assemblata utilizzando fotocamere professionali disponibili in commercio.
Dall’aspetto della fotocamera e dalle informazioni a disposizione, sembra molto probabile che il modello di fotocamera utilizzato per questa missione sia la Nikon Z9. La dimensione della fotocamera è uno dei segnali che suggeriscono questa corrispondenza, nonostante la presenza di una copertura termica per adattarla all’ambiente spaziale.
L’alloggiamento modificato della fotocamera fornisce ulteriori indizi sulle personalizzazioni apportate per consentire l’uso da parte degli astronauti con tute spaziali. Ad esempio, il display LCD posteriore è stato spostato al centro e non è più inclinabile, ma è stato fissato con un angolo di 10°. Inoltre, i pulsanti principali sulla parte posteriore della fotocamera sono stati spostati per migliorare l’ergonomia, come evidenziato dai segni sulla custodia.
Nikon nello spazio?
Nikon è il marchio di fiducia della NASA, con una collaborazione che risale al 1971, quando il Nikon Photomic FTN è stato utilizzato nella missione Apollo 15.
Negli anni ’70, Nikon ha sviluppato due versioni modificate dell’F3 su richiesta della NASA per il programma Space Shuttle. Una di queste era la cosiddetta ‘Piccola Macchina Fotografica’, che includeva un motore e poteva contenere fino a 72 fotogrammi per pellicola. L’altra, chiamata ‘Big Camera’, aveva un dorso per pellicola capace di ospitare 250 esposizioni su una pellicola più lunga e sottile. Questa fotocamera presentava uno scivolo scuro che consentiva agli astronauti di cambiare la pellicola a metà rullo, passando a una parte con una pellicola diversa.
La collaborazione tra Nikon e la NASA ha continuato nell’era digitale, con la NASA che ha richiesto fotocamere DSLR D2X nel 2008, seguite dai corpi D3 nel 2009 per documentare le attività a bordo dello Space Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale.
Attualmente, la Nikon D5 è presente tra le mani degli astronauti a bordo della ISS. Tuttavia, sembra probabile che per le prossime esplorazioni lunari, la NASA passerà dalle DSLR Nikon alle mirrorless Nikon.
Crediti immagini: ESA / A.Romeo
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