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Recensione del Philips 40B1U5600

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Recensione del Philips 40B1U5600

“Un display più grande apre nuove possibilità ad ogni fotografo”, questo è il principio fondamentale dietro l’ultima innovazione di Philips nel campo dei monitor ultrawide: il Philips 40B1U5600. Questo colosso da 40 pollici sfoggia un rapporto d’aspetto di 21:9.

Mirando a posizionarsi come uno dei monitor per ufficio più raffinati, grazie al suo ampio pannello e abbondante spazio visivo, integra una serie di caratteristiche progettate per ottimizzare l’efficienza lavorativa. Una funzionalità chiave è lo switch KVM, che permette l’uso condiviso del monitor tra due sistemi informatici. Inoltre, la connessione USB-C supporta la ricarica, consentendo di alimentare il display, ricaricare il portatile e connettere dispositivi esterni tramite un singolo cavo.

Per quanto concerne la qualità visiva, il monitor vanta un pannello IPS capace di supportare HDR e una frequenza di aggiornamento di 120Hz. Questo tasso di aggiornamento, tipicamente riservato ai monitor gaming, offre vantaggi significativi anche nell’uso quotidiano, migliorando la fluidità e la reattività del sistema.

La questione dell’HDR segue un ragionamento simile. Sebbene non sia strettamente essenziale per la maggior parte delle attività lavorative convenzionali, rappresenta comunque un piacevole extra. Tuttavia, nonostante le caratteristiche allettanti, esiste una criticità notevole con il Philips 40B1U5600: la sua risoluzione nativa è di soli 3440 x 1440. Per un monitor di tali dimensioni, questa risoluzione appare insufficiente.

Anche il supporto per l’HDR si rivela essere abbastanza limitato e la capacità di ricarica via USB-C è confinata a soli 15 W. Quest’ultimo aspetto rappresenta probabilmente il problema maggiore, in quanto tale potenza di ricarica non è adeguata per mantenere carichi i laptop di fascia alta durante l’uso intensivo, rischiando di vedere l’autonomia della batteria diminuire anche durante l’operatività.

Sarà un buon monitor per i fotografi? Lo vediamo subito.

Caratteristiche Philips 40B1U5600

Data la sua focalizzazione sulla produttività, non sorprende che il Philips 40B1U5600 adotti un’estetica minimalista. Rivestito in plastica nera, il suo design semplice e lineare potrebbe passare inosservato. Ciononostante, le sue dimensioni imponenti, con un pannello da 40 pollici e un formato ultrawide 21:9, lo rendono un elemento distintivo per qualsiasi scrivania, distinguendolo nettamente dai comuni monitor da ufficio rendendolo adatto per lo studio di un fotografo.

Nonostante le sue generose proporzioni, questo monitor garantisce una buona ergonomia, grazie a un supporto che permette di regolare altezza, inclinazione e rotazione, oltre a un braccio dedicato al posizionamento delle cuffie. È interessante notare che, a differenza di molti altri display ultrawide di queste dimensioni, il Philips 40B1U5600 presenta uno schermo piatto, contrariamente alla più comune scelta dello schermo curvo.

Il supporto alla base è girevole, questo gli consente di essere girato come si vuole per godere della massima visibilità del monitor sulla propria scrivania.

Il monitor è inoltre dotato di uno switch KVM, che consente di utilizzare la stessa tastiera e lo stesso mouse per due computer diversi, aumentando ulteriormente l’efficienza lavorativa. La presenza della connessione USB-C con funzionalità di alimentazione arricchisce le sue caratteristiche: permette di alimentare il monitor, ricaricare il laptop e collegare dispositivi esterni con un unico cavo.

Con una potenza di ricarica dichiarata di 100 W, Philips garantisce che il monitor possa ricaricare completamente anche i più potenti laptop in condizioni di uso intensivo. Questo eleva significativamente il Philips 40B1U5600 sotto il profilo della connettività e dell’ergonomia.

Prestazioni Philips 40B1U5600

Il display IPS del Philips 40B1U5600 offre performance adeguate. La sua luminosità può raggiungere fino a 500 nit, livello più che sufficiente per ambienti interni molto illuminati.

Presenta funzionalità HDR, ma si tratta della versione base HDR400, che non prevede la regolazione locale della luminosità e offre una gamma dinamica ridotta. Nonostante ciò, il monitor è in grado di elaborare segnali HDR, garantendo una corretta rappresentazione dei colori, anche se non si può parlare di un’esperienza HDR autentica.

Un limite si riscontra nel bilanciamento dei colori dei contenuti SDR quando il monitor è impostato in modalità HDR, risultando leggermente inaccurato. Di conseguenza, potrebbe essere necessario passare manualmente dalla modalità HDR alla modalità SDR a seconda del tipo di contenuto visionato, al fine di ottenere la migliore qualità d’immagine possibile. Questo processo può risultare scomodo, specialmente per chi utilizza frequentemente contenuti HDR.

In termini di spazi colore, il menu OSD si limita a offrire poche opzioni, con il solo sRGB disponibile oltre alla modalità preimpostata dall’utente. Questo significa che il monitor potrebbe non essere l’ideale per applicazioni professionali come il fotoritocco avanzato o l’editing video, dove spazi colore come Adobe RGB o DCI-P3 sono spesso necessari. Tuttavia, per il suo target di riferimento, il display è calibrato in modo soddisfacente, offrendo colori vivaci e un contrasto accettabile per un pannello IPS.

Il supporto per una frequenza di aggiornamento di 120Hz rappresenta un valore aggiunto, migliorando la fluidità e la reattività nell’uso quotidiano. Passare a una frequenza di aggiornamento così elevata rende difficile tornare a monitor standard a 60Hz, data la superiorità dell’esperienza a 120Hz.

Se bisogna trovare un difetto del Philips 40B1U5600 è la densità dei pixel. La sua risoluzione di 3440 x 1440, per un display ultrawide di 40 pollici, risulta infatti bassa, influenzando negativamente la nitidezza delle immagini e la chiarezza del testo.

Su sistemi Windows, la resa dei caratteri è accettabile, rendendo il monitor un’opzione valida per l’uso produttivo generale. Tuttavia, su MacOS, come con l’uso di un MacBook Apple, il testo appare meno definito a causa della minore densità di pixel, potendo compromettere l’esperienza visiva complessiva.

Opinione finale

Il Philips 40B1U5600, con il suo ampio schermo dedicato all’efficienza lavorativa, offre molteplici vantaggi. Dotato di eccellenti opzioni di connettività, tra cui uno switch KVM e USB-C capace di erogare fino a 100 W, si presenta come una scelta solida. La qualità visiva fornita dal suo pannello IPS ultrawide da 40 pollici è notevole, arricchita dalla funzionalità HDR base e da una frequenza di aggiornamento di 120 Hz che amplificano la sua versatilità e rendono l’esperienza d’uso quotidiana estremamente gradevole. Queste caratteristiche lo rendono adeguato anche per il gaming.

Il monitor presenta una limitazione significativa relativa alla densità dei pixel. Con una risoluzione di 3440 x 1440, risulta insufficiente per le dimensioni dello schermo, influenzando negativamente sia la nitidezza generale delle immagini sia la leggibilità del testo, non è proprio un punto a favore per chi cerca la qualità nell’editing ad altissima risoluzione, ma se si lavora in Full HD o anche in 2k questo monitor è un’ottima scelta.

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