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Ecco quanto farsi pagare per un servizio fotografico

Uno degli argomenti più discussi di sempre, quant’è il giusto compenso per un servizio fotografico? Sappiamo già che questo articolo scatenerà molto polemiche nel settore ma abbiamo intenzione di sfatare alcuni taboo su questo argomento.

Quanto ti fai pagare per un book fotografico? Ma non è troppo poco? Ma non stai alzando troppo il prezzo? Quante volte ti sarà capitato di affrontare questa discussione con un tuo amico o un tuo collega senza venirne a capo? Scommetto almeno un centinaio di volte, e sai qual è la risposta? Che non c’è una risposta! O meglio, ognuno ha una sua risposta personale, il prezzo è variabile.

Prezzi di listino

Per darti un’idea del nostro “listino ideale”:

  • Foto per un matrimonio: 800 euro (senza post-produzione – foto libro e video finale)
  • Foto per un matrimonio tutto incluso: 1500 euro
  • Fotografare ad un concerto: 75 euro a serata (4/5 ore di lavoro)
  • Fotografie per un evento: 100 euro a giornata
  • Book fotografico: 50 euro per un paio d’ore
  • Book fotografico con post-produzione: 150 euro
  • Foto di prodotti per aziende: 15 euro a foto se il rapporto è giornaliero e duraturo
  • Foto per comuni o cittadine: 200 euro al giorno

Ma questi costi sono variabili, indicativi, non tutti come detto possiamo fare lo stesso prezzo.

Quindi quali sono questi parametri che possono far variare il prezzo? Bhe sono tanti, possiamo iniziare con:

  1. L’esperienza del fotografo nel settore
  2. Il tempo impiegato in un lavoro
  3. L’attrezzatura utilizzata per l’evento
  4. Il momento storico del fotografo e nel settore
  5. Il prezzo varierà a seconda del cliente

Andiamo ad analizzare i punti insieme e vediamo se le tue idee corrispondono con le nostre.

L’esperienza

Quanto costa un fotografo

L’esperienza del fotografo può determinare, e non di poco, il prezzo di un servizio fotografico. Ci sembra ovvio che se sei un fotografo con anni di professione non potrai mai avere lo stesso prezzo di un ragazzo alle prime armi con le sue prime esperienze.

Ed è proprio questo uno dei punti cardinali di come basare il prezzo, perché oltre ad essere una mossa commerciale può determinare il percorso che intraprenderei come fotografo.

Se inizi fotografando a costi bassissimi, alzare il tuo prezzo una volta acquisita una certa esperienza rischia di essere controproducente. Mi spiego meglio, se fino ad ora hai fatto foto di eventi sportivi ad un prezzo minimo, magari di 20 euro, alzare quel prezzo a 150 euro ti farà perdere sicuramente dei clienti. Giustamente iniziando vuoi tenerti basso, un po’ per la tua onestà intellettuale un po’ per abbattere i costi del mercato e riuscire a prendere lavori immediatamente, ma stai attento, quel costo così basso rischia di compromettere il tuo futuro.

Pensaci bene, se fossi un azienda che detiene un evento e ti sei sempre servita di un ragazzo dal costo minimo, se un giorno quel costo diventa il triplo ti continuerai a servire di quello stesso fotografo? Credo proprio di no.

Non stiamo parlando di etica del lavoro, ma di una questione di farsi furbi e di investire sul proprio “personal brand” già dagli inizi. I primi passi sono quelli che determineranno la strada da percorrere. Secondo me, se inizi con la fama di essere un fotografo a basso prezzo, rimarrai a vita con questa etichetta, o meglio, prima di levarti di dosso questa qualifica devi inventare qualcosa di grosso per giustificare la differenza di prezzo. E non è così semplice in questo settore.

C’è chi sostiene che agli inizi si possono accettare anche lavori a gratis, secondo me è la morte del lavoro, è l’inizio della fine del tuo brand. Stai valutando il tuo tempo e il tuo lavoro professionale 0 anche se hai un minimo di esperienza. Perché ricordiamocelo, anche se non hai esperienza sul campo ma sei in grado comunque di scattare delle foto decenti sei al disopra della media delle persone che non sanno nemmeno accendere una reflex. Quindi quella minima competenza deve essere comunque pagata.

L’unico compromesso per lavorare a gratis è la “visibilità certa”, un modo per stringere conoscenze o far apparire subito il nome a centinaia di persone. Non ha senso lavorare gratis per una panetteria, quel negozio non ti darà mai la visibilità che ti serve per emergere. Discorso diverso magari per un’evento o una serata organizzata. Può anche starci che la prima volta la tua prestazione sarà gratuita, ma avrà come obiettivo quello di farti conoscere e apprezzare per le prossime volte. Che non saranno più gratuite.

Se al contrario hai già maturato una certa esperienza non è minimamente contemplato il lavoro a gratis ma entrano in gioco molti fattori, come vediamo in seguito, uno dei più importanti è proprio il tempo.

Tempo impiegato

C’era un saggio che sosteneva che ognuno di noi deve dare un valore al proprio tempo, mai frase più vera, sopratutto in ambito professionale. Questo valore è strettamente collegato all’esperienza, perché più passa il tempo più questo valore tenderà ad aumentare.

Ma parliamo in soldoni.

Per un ragazzo alle prime esperienze il suo costo può essere intorno alle 10 euro l’ora. Parliamo di tempo in frazioni di ore per essere più comodi.

Visto che un evento, magari una serata in discoteca o un evento sportivo di solito coprono le 5-6 ore, vuol dire che il costo giornaliero per un ragazzo alle prime armi che deve curare la parte fotografica di un evento deve essere intorno alle 50 euro. Non di meno, assolutamente no.

Anche perché in queste cifre dobbiamo calcolare poi le tasse, perché ricordiamo che sarai un lavoratore indipendente e dovrai aprirti la partita IVA. Andare a chiedere di meno per una giornata vuol dire portarsi a casa meno di 3 euro l’ora. Non è molto gratificante e incoraggiante vero?

Se stai già acquisendo più esperienza puoi iniziare ad aumentare la tua offerta. I professionisti esperti chiedono tranquillamente anche intorno a 30 euro l’ora che a fine giornata risulta essere 150 euro. E sapete che vi dico? Che è un prezzo giusto.

Ma badate bene, se state chiedendo quella cifra dovete assicurare il cliente un lavoro degno di quella spesa.

Ricapitoliamo:

  • Ragazzo alle prime esperienze: 10 euro l’ora
  • Fotografo con esperienza: Più 30 euro l’ora

Il tutto poi aumenta se bisogna fare dei lavori di post-produzione. ATTENZIONE: Specificate bene al cliente che il prezzo che state facendo è di sola realizzazione fotografica e non di color correction! In molti si aspettano delle modifiche e ritocchi sulle foto senza calcolare il tempo impiegato per un fotografo.

Se sei un ragazzo alle prime armi e vuoi migliorare, dai un’occhiata al nostro corso di fotografia gratuito per crescere velocemente.

Attrezzatura utilizzata

Attrezzatura utilizzata per un book fotografico

Parliamoci chiaro, se vai ad un evento con una Nikon D3200 o una D850 non è la stessa cosa. È verissimo che “la fotografia non si giudica dalla macchina fotografica ma dal fotografo” ma bisogna anche essere onesti nella vita. Sopratutto visto la qualità e disponibilità di questi ultimi tempi.
Stiamo vedendo sempre di più l’utilizzo di droni e riprese aree. Quindi valuta il tuo prezzo anche a seconda di quanta attrezzatura fotografica ti servirà per questa manifestazione, se la devi chiedere in affitto o se è di tua proprietà.

L’abito fa sempre il monaco!

Il momento storico

Questo secondo me è uno dei punti principali perché ne determina la qualità e il risultato esterno del fotografo. Di fronte ad una macchina che costa 1.000 euro e una che costa 100.000 euro da quale siamo più affascinati?

È talmente semplice quanto banale, non è un discorso di risparmio ma di vetrina. Un fotografo che si trova bene economicamente può permettersi di alzare i suoi prezzi e dedicarsi a molti meno clienti. Il guadagno rimarrà lo stesso, ma con meno pensieri.

Il tutto sta nel crearsi un nome e giustificare i suoi prezzi alti.

Se prima lavoravi con 10 persone a 100 euro per guadagnare 1.000 euro alla fine del mese, alzando direttamente il tuo costo a 1.000 euro con un singolo evento riuscirai a guadagnare la stessa cifra. Il discorso è uno, la domanda di mercato è differente e non è sempre stabile. Quindi se non hai le spalle coperte e non trovi subito un cliente disposto a pagare quella somma inizia a diventare difficile.

A seconda del cliente

Quanto costa un book fotografico

Non voglio essere cattivo o definito “sciacallo” ma è onesto dire che il prezzo varia anche a seconda delle tasche del cliente. Se stiamo svolgendo un lavoro per una coppia di ragazzi, magari foto per un matrimonio, il prezzo sarà ben diverso di scattare delle foto per la campagna pubblicitaria di un comune. Le risorse saranno molto diverse, ma sopratutto, non scordiamocelo mai che le responsabilità sono diverse.

Quando ci troviamo a lavorare per un comune ci si aspetta che le nostre foto verranno viste da centinaia di migliaia di persone e noi in quel momento ci stiamo giocando tutto.

Dipende anche dal tipo di collaborazione, se duratura o sporadica. Per esempio se stiamo lavorando con una rivista e ci chiede le foto dei suoi prodotti praticamente ogni giorno possiamo fargli un prezzo forfettario.
Se le foto richiedono il minimo impegno e le possiamo fare anche “tranquillamente a casa” con uno studio fotografico portatile possiamo chiedere anche 15 euro a foto che alla fine del mese inizia ad essere una bella somma.

Ricordati sempre che dovrai pagare i contributi che varieranno a seconda del tuo regime fiscale da fotografo che hai utilizzato, i prezzi devono tenere conto di questo.

Voi cosa ne pensate? Secondo voi qual è il giusto rapporto prezzo/ore di lavoro per un fotografo? Quanto vi fare pagare per un book fotografico? Sono curioso di sapere le vostre opinioni, vi aspetto nei commenti!

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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11 Commenti

  1. Quello che in questo articolo manca è la considerazione del tempo per la post produzione. Un evento di 4/5 ore non sono 4/5 ore di lavoro, bensì il tempo per l’organizzazione dello shooting con eventuale sopralluogo del posto ecc, il tempo per arrivare e tornare e i costi connessi, solo poi le 4/5 ore di shooting a cui si sommano le ore in post produzione. Un evento di 4/5 ore produrrà una cosa come 200/400 foto che vanno poi scaricate, catalogate e selezionate, delle circa 80/150 foto BUONE rimaste dalla scrematura ci sarà una fase di post produzione di almeno altri 10 minuti a foto per le modifiche più basilari, senza lavorarle troppo.
    Perciò di 4/5 ore di evento non si può parlare di chiedere circa 10 euro l’ora, perché è a mala pena 1/3 del tempo del lavoro totale.

  2. Ciao Daniele e grazie per la tua opinione, quanto hai scelto per la tua paga oraria?

  3. Sarebbe da fare una distinzione tra fotografo professionista con partita iva avviata e fotoamatore che si fa pagare ad ore o tot a scatto in una piccola realtà sotto casa. Nel primo caso i costi di gestione dell’attività sono dieci volte superiori a quelli del fotoamatore, senza contare che il professionista investe svariate migliaia di € per attrezzatura che deve essere cambiata/aggiornata regolarmente, ha una serie di responsabilità nei confronti del cliente, del trattamento dei file, nella post produzione, nella loro conservazione e futura reperibilità (in caso di richiesta da parte del committente), una serie di definizioni di copyright e di licenze d’uso per ogni servizio eseguito. I prezzi alti non dipendono dal nome o dalla reputazione del fotografo. I compensi – se dichiarati- subiscono una tassazione non trascurabile, aspetto questo che non viene preso in considerazione dal fotoamatore ma che di fatto va a dimezzare gli utili.
    Prendiamo come ESEMPIO un servizio fotografico ad una serata con cena aziendale, discorsi, premiazioni e foto finali di gruppo. Ovviamente se un reporter si presenta ad un meeting aziendale con in mano una vecchia ma funzionale D90, si sente autorizzato a chiedere un compenso inferiore rispetto al collega che si presenta con due D850, una liberatoria firmata per l’utilizzo delle immagini ed un’assistente per le riprese.
    In entrambi i casi abbiamo:
    PREPARAZIONE del fotografo e dell’attrezzatura (serve un po’ di tempo per prepararsi alla “performance” e controllare che tutta l’attrezzatura sia a posto)
    + TRASFERTA (10 minuti a piedi o 50 km in autostrada vanno comunque valorizzati)
    + ORE DI RIPRESA (di solito si sfora un po’…)
    + SELEZIONE delle numerose foto raccolte nel corso dell’evento
    + POST-PRODUZIONE
    + CONSEGNA DEL LAVORO FINITO
    + ARCHIVIAZIONE

    Ecco allora che per una “semplice” uscita serale di qualche ora, se prima 100€ al fotoamatore sembravano tanti…
    per un professionista, considerando tutti questi aspetti, 200€+iva non sono sufficienti !!

  4. Questi prezzi sono assurdi se hai una partita iva non ci stai dentro, un professionista lavora dai 400 ai 600 euro a giornata, un book lo fa dai 350 in su. Ma scherziamo. Informati prima si scrivere cose del genere, quelli come te rovinano il mercato.

  5. Perdonami, ma questo è un articolo completamente sbagliato. Un professionista con esperienza per un evento non può prendere €150 al giorno e nemmeno €30 all’ora, tantomeno 2 ore di shooting a €50, non ci starebbe dentro tra tempo/spese/tasse. Su che base hai indicato questi costi come “listino ideale”?

  6. Ciao Mairo, dipende sempre da dove ti trovi e qual è il costo della vita ovviamente.. Ho visto prezzi variare anche nella stessa città, alla fine dipende sempre dalle richieste e da molti altri fattori. Secondo te quale sarebbe un giusto compromesso?

  7. Si ma allora non puoi parlare di “listino ideale”, perchè forse va bene se vivi in un paese di 150 abitanti della Liguria, ma non di certo in altre città. E’ completamente sproporzionato rispetto al tempo impiegato e – soprattutto – alle tasse da pagare. Non è questione di compromesso, TAU visual da anni ha un listino prezzi che da l’idea di quanto chiedere, poi sta al singolo capire se aumentare o diminuire, ma di certo non si parla di €150/giorno per un evento o 2 ore di shooting a €50, dai, forse uno che lo fa da 5 mesi chiede una cosa del genere.

  8. E in tutta onestà ha ragione l’utente sopra a dire che articoli del genere rovinano il mercato, perché sai che succede? Che la gente, attirata dalle ricerche, piomba qui e pensa che con 100 euro di fa uno shooting professionale, quando invece si cerca da sempre di mantenere uno standard quantomeno minimo per non distruggere il mercato fotografico, che già non se la passa bene.

  9. Sono d’accordo con il fatto che questo articolo rovina il mercato fotografico. Non conosco nessuno chi fa il servizio fotografico senza almeno il colorgrading incluso nel prezzo e in efetti la gente lo tiene per scontato. Che poi da me arrivano quelli che pretendeono che con 50 euro gli faccio un servizio eccezionale con 3-4 ore di shooting e 300 foto tutte photoshoppate e in più un fotobook stampato! E lo dicono che l’hanno letto su Internet. Se gli dico di no, lo prendono male e credono che il fotografo cattivo gli voglia ingannare. Grazie mille

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