Richard Avedon: I grandi fotografi

La vita, le frasi, le curiosità e le foto di Richard Avedon, il fotografo statunitense che ha rivoluzionato la fotografia della moda.

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Oggi vi vogliamo parlare di Richard Avedon, uno dei più grandi fotografi americani, nato nel 1923 a New York ha riscritto i canoni della bellezza femminile, l’eleganza di una donna e la sua forma nella cultura generale fotografica.

Se ti hanno mai chiesto: come si chiama un richard grande fotografo? Avedon! Il fotografo richard avedon è uno dei più famosi di sempre!

La biografia di Richard Avedon

Richard Avedon, New York 1978 © Irving Penn
Richard Avedon, New York 1978 © Irving Penn

Inizialmente studia filosofia alla Columbia University, ma i suoi studi non lo convincono più di tanto, finché non inizia a dedicarsi alla sua vera passione, la fotografia, studiando da autodidatta. Nel 1942 abbandona ufficialmente gli studi e si arruola nella Marina Militare come fotografo ufficiale per le foto d’identità.

La sua vita cambia nel 1944 dopo l’incontro con Alexey Brodovitch, il leggendario Art Director di Harper’s Bazar , la rivista statunitense di moda fondata nel 1867 da Harper Fletcher che si rivolge esclusivamente ad un pubblico femminile.

Inizia a diventare così uno dei principali fotografi di moda del tempo ma con una variante, introduce nelle sue foto uno stile anticonformista e rivoluzionario, non più fotografie statiche quasi senza un’anima ma gioca con i movimenti e pose più appariscenti delle modelle.
Porta le modelle fuori dal suo studio fotografico per realizzare dei ritratti “En Plein Air“, utilizzando come sfondo la romantica e affascinante Parigi, creando un mix naturale di malinconia e liberazione delle stesse modelle.

Il suo lavoro per la rivista Bazaar è molto apprezzato, tanto da essere assunto e lavorare per la rivista Vogue.

Lo stile fotografico di Richard Avedon

Il suo stile però non si riduce solamente alla moda, ma cerca di stimolare il senso civile e psicologico delle persone con lavori e progetti che sensibilizzano le persone su argomenti molto importanti. I mutamenti politici, le rivoluzioni psicologiche e filosofiche sono al centro dei suoi scatti.

Un lavoro che ha riscosso clamore dalla critica fu la serie fotografia sulla morte del padre, Jacob Israel Avedon, tanto da essere esposta al MOMA di New York nel 1974. In questo progetto ha voluto lasciare come testimonianza tangibile l’inevitabile declino di una personalità molto forte e sottolineare l’importanza del rapporto tra padre e figlio.

Addirittura in un suo secondo lavoro “In the American West” non si concentra sulla classica america a stelle e strisce, ma cerca di sensibilizzare l’attenzione del pubblico su minatori, impiegati, disoccupati e braccianti, ovvero la parte dell’America che nessuno voleva vedere. Uno dei suoi lavori più importanti fu il progetto fotografico dedicato ai malati di mente del Louisiana State Hospital insieme alla sequenza di foto delle vittime della guerra in Vietnam che hanno subito le terribili bombe al napalm.

In the American West

“Il progetto “In the American West” di Richard Avedon è uno dei lavori più iconici e influenti nella storia della fotografia documentaria. Realizzato tra il 1979 e il 1984, questo progetto rappresenta un’opera monumentale in cui Avedon ha viaggiato attraverso gli Stati Uniti per catturare ritratti di persone comuni in un contesto inusuale, spesso in ambienti aperti, deserti o luoghi industriali. L’obiettivo era quello di esplorare la vita e la personalità delle persone che incontrava, portando alla luce la diversità e la complessità dell’America dell’epoca.

Ciò che distingue “In the American West” è l’approccio schietto e diretto di Avedon alla fotografia. Le sue immagini sono caratterizzate da un bianco e nero nitido e senza fronzoli, che mette in evidenza ogni dettaglio dei soggetti e dei loro volti. Questi ritratti, spesso ingranditi in formato gigante per mostre, catturano l’essenza dei soggetti in modo crudo e spesso impietoso. Ogni ruga, cicatrice o espressione del viso diventa un elemento della narrazione visiva.

Il progetto “In the American West” ha sfidato le convenzioni della fotografia di ritratto e ha portato il genere in una direzione nuova e più audace. Avedon ha cercato di rompere le maschere sociali e di mettere a nudo l’umanità dietro le facce degli sconosciuti che ha incontrato. Questi ritratti sono carichi di una profonda empatia e, allo stesso tempo, svelano la complessità delle vite di coloro che li abitano.

Le immagini di “In the American West” sono una testimonianza straordinaria dell’America degli anni ’80, con tutte le sue sfaccettature, contraddizioni e storie da raccontare. Il progetto rappresenta un momento cruciale nella carriera di Richard Avedon e ha influenzato profondamente la fotografia documentaria contemporanea, dimostrando il potere della fotografia nel narrare le storie delle persone e dell’ambiente in cui vivono.

The family

“The Family” è un progetto fotografico di Richard Avedon realizzato nel 1976, in cui il fotografo ha documentato e ritratto alcuni dei membri più influenti della classe dirigente degli Stati Uniti dell’epoca. Questo progetto ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua capacità di svelare la vera personalità di queste figure pubbliche attraverso ritratti intensi e penetranti.

Il progetto “The Family” fu commissionato dalla rivista Rolling Stone, ed è stato pubblicato in un numero speciale della rivista nel 1976. L’obiettivo era fornire uno sguardo intimo e autentico sulla vita delle persone al potere negli Stati Uniti, che spesso erano solo conosciute attraverso l’immagine pubblica e la politica.

Avedon ha utilizzato il suo stile distintivo caratterizzato da uno sfondo bianco, un’illuminazione acuta e uno sguardo diretto nei confronti dei suoi soggetti. Questo approccio ha permesso di mettere in evidenza l’individualità e la personalità di ciascun membro della “The Family”. Gli occhi delle persone ritratte sembrano penetrare nello spettatore, rivelando una profondità emotiva e umana al di là della loro posizione pubblica.

Tra i soggetti fotografati da Avedon per “The Family” c’erano figure di spicco come il presidente Gerald Ford e la sua famiglia, Henry Kissinger, la famiglia Kennedy e molte altre personalità politiche e sociali influenti dell’epoca.

Il progetto “The Family” è stato elogiato per la sua audacia nell’andare oltre l’immagine pubblica dei personaggi politici e per il suo tentativo di gettare luce sulla persona dietro al politico. Le immagini di Avedon hanno contribuito a sfidare le percezioni stereotipate e a offrire uno sguardo più umano e intimo sulla leadership americana. Questo progetto ha dimostrato ancora una volta il potere della fotografia di Avedon nel catturare l’essenza delle persone e nella creazione di immagini iconiche.

I ritratti famosi di Richard Avedon

Richard Avedon © Martin Luther King Jr with Father and Son 1963

Il suo vero capovolgimento di stile che ha fatto concentrare su di lui l’attenzione del pubblico sta nell’aver dato una grande importanza a eventi di sofferenza e brutalità mischiandoli con contrasti di eleganza e bellezza. È riuscito a dare pari dignità alle foto della moda, considerate di poca importanza, a quelle più impegnative dell’attualità.
Lo stile di Avedon era particolarmente apprezzato dalle star del cinema, tanto che tra i suoi ritratti più famosi troviamo:

  • Katherine Hepburn
  • Martin Luther Khing
  • Humphrey Bogart
  • Brigitte Bardot
  • Audrey Hepburn
  • Marilyn Monroe
  • Buster Keaton
  • Charles Chaplin
  • Sophia Loren
  • Karen Blixen
  • Truman Capote
  • Henry Kissinger
  • Dwight D. Eisenhower
  • Edward Kennedy
  • The Beatles
  • Andy Warhol
  • Francis Bacon

I suoi ritratti molto forti riuscivano a rappresentare la personalità e le sfaccettature dei soggetti.

Una particolarità molto curiosa era il suo rapporto con le celebrità. Era famoso per il suo distacco. Avadon cercava di non avere mai un rapporto umano con le persone che doveva fotografare. Tanto che una delle celebri frasi “Sia clemente con me” pronunciata da niente di meno che Henry Kissinger prima di farsi fotografare da Richard Avedon.
Uno stile completamente diverso da quello di Platon Antononiou

Ma non solo una personalità forte, Avedon divenne famoso anche per le sue manie, come per esempio quella di dover scattare un intero rullino di foto prima di riuscire a realizzare una singola fotografia buona.

Richard Avedon © Sophia Loren

Negli ultimi anni della sua carriera sperimenta molti stili, fino ad arrivare alla sua forma finale, dove isola il soggetto dall’ambiente esterno utilizzano uno sfondo neutro e ne esalta le caratteristiche aiutandosi con la luce fredda di un flash esterno.

Il rapporto con gli altri fotografi

Richard Avedon ha condiviso l’epoca con altri grandi fotografi, ognuno dei quali ha plasmato il mondo della fotografia a suo modo. Uno dei suoi contemporanei più noti era Irving Penn, un altro virtuoso della fotografia di moda e ritrattistica. Se Avedon era noto per la sua audacia e l’approccio diretto nei ritratti, Penn si distingueva per un’estetica più formale e una meticolosità straordinaria nella composizione. Entrambi hanno lasciato un’impronta indelebile nella fotografia di ritratto e di moda, dimostrando come lo stesso medium potesse essere interpretato in modi diversi.

Diane Arbus, d’altra parte, si è concentrata sulla fotografia di persone al margine della società. Il suo stile unico ha svelato la complessità dell’umanità nelle sue immagini audaci e spesso provocatorie. Mentre Avedon esplorava le personalità di celebrità, Arbus ha esplorato le profondità dell’umanità comune, rivelando le storie di persone spesso trascurate.

Annie Leibovitz, un’altra contemporanea di Avedon, ha forgiato una carriera eccezionale nel ritratto di celebrità. Il suo stile distintivo e la sua capacità di catturare la personalità dei soggetti l’hanno resa un’icona nel suo campo. Mentre Avedon spesso cercava di svelare l’essenza delle sue personalità famose attraverso ritratti intensi, Leibovitz ha creato immagini che mescolavano realtà e fantasia, offrendo un nuovo modo di guardare le celebrità.

Henri Cartier-Bresson è stato uno dei padri fondatori della fotografia documentaria e del fotogiornalismo. Il suo approccio alla cattura di momenti fugaci e significativi ha influenzato generazioni di fotografi. Sebbene il suo stile fosse molto diverso da quello di Avedon, entrambi hanno cercato di esplorare l’essenza dell’umanità attraverso l’obiettivo, seppur in contesti e stili differenti.

August Sander, con il suo progetto “Persone del XX secolo”, ha documentato una vasta gamma di persone e professioni in Germania, fornendo un’importante testimonianza storica attraverso la fotografia. Anche se il suo stile era molto differente da quello di Avedon, entrambi erano interessati a catturare la diversità e la complessità umana attraverso la fotografia.

Libri di Richard Avedon

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Le frasi di Richard Avedon

Ecco la raccolta delle frasi più famose di Richard Avedon:

“Marilyn Monroe alla macchina fotografica offriva più di qualsiasi altra attrice, o donna, che io abbia mai inquadrato: era infinitamente più paziente, più esigente con se stessa e più a suo agio di fronte all’obiettivo che non quando ne era lontana.”

“Tutte le fotografie sono accurate. Nessuna di esse è la verità.”

“I miei ritratti dicono molto più di me che delle persone che io fotografo.”

“L’esistenzialismo di Camus e la drammaturgia di Beckett mi hanno influenzato notevolmente.”

“Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.”

“Non mi piacciono gli espedienti a base di giochi di luce o pose particolari. Il bianco aiuta a separare il personaggio dal resto. Il grigio invece protegge, abbraccia, riscalda, ti fa emergere dall’ombra alla luce. Racconta un’altra storia. Nel bianco sei solo.”

“Tanta gente è convinta che abbia iniziato a dedicarmi alla fotografia commerciale per poi passare a un lavoro più creativo e personale. Invece ho sempre fatto entrambe le cose.”

“Non mi piace osservare la gente in piccolo. Esponendo i ritratti a grandezza naturale offro un’opportunità all’immaginazione di diventare autentica.”

“Le mie fotografie non vogliono andare al di là della superficie, sono piuttosto letture di ciò che sta sopra.”

Se vuoi vedere le altre storie ecco il link dove potrai trovare tutte le curiosità e biografie dei grandi fotografi, altrimenti ecco il link dove trovare tutte le frasi sulla fotografia più interessanti.

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.

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