William Eggleston nasce in una famiglia medio borghese degli Stati Uniti del Sud nel 1939. Già da piccolo è interessato alla fotografia ma non ne vuole fare il suo futuro, si iscrive a molti corsi universitari ma non riesce a finirne nemmeno uno. La vera passione per la fotografia inizia quando un suo amico gli regala una macchina fotografica Leica ed ispirato dal talento e dallo spirito di Henri Cartier Bresson comincia a prendere vita la sua vita fotografica.
La vita di William Eggleston
William Eggleston inizia fotografando in bianco e nero per poi passare alla fotografia a colori negli anni successivi. Il grande passo avviene con la conoscenza di Jhon Szarkowsky, curatore al tempo del MoMa di New York e Eggleston diventa il primo fotografo al mondo a esibire una mostra di foto a colori nello storico museo della grande mela.
Dopo quella storica esposizione la carriera di William Eggleston è tutta in discesa, addirittura nel 2004 ha vinto l’ambito premio Gerry Images Lifetime Archivement Award, tanto da fargli dedicare un documentario: Image, The Colourful Mr Eggleston
Il grande fotografo è reputato tutt’ora come uno dei padri della fotografia a colori, ma in passato, sopratutto negli anni 70, le sue fotografie non sono state apprezzate sin dal primo momento, anzi, le sue foto iper sature provocarono molte reazioni contrastanti tra i critici fotografici.
Addirittura il grande Ansel Adams scrisse una lettera di protesta al MoMa di New York per la mostra di Eggleston.
La tecnica di Eggleston
William Eggleston otteneva il suo effetto sperimentale utilizzando la tecnica del dye transfer.
Ma oltre a diventare famoso per l’utilizzo del colore, il fattore che più colpii la critica era la scelta verso il banale e non più verso il momento decisivo scelto dai grandi della fotografia, come lo stesso Bresson.
Basti pensare che la foto più famosa di William Eggleston non ha un movente preciso, non ci sono azioni o soggetti particolari, è apparentemente una foto banale, ma Red Ceiling è diventata la foto più famosa dell’artista per l’utilizzo dei colori che circonda la foto, sembra avere un disegno ben preciso.
Automobili americane, cartelli stradali, oggetti normali: questi erano i principali soggetti di Eggleston. Il suo stile venne studiato e seguito da grandi artisti come Nan Goldin, Stephene Shore e Martin Parr. Addirittura divenne di grande impatto anche per registi del calibro di Wim Wenders e Gus Van San per il suo modo di vedere la realtà delle cose.
Libri di William Eggleston
- Eggleston III, William (Author)
- Eggleston, William (Author)
- Eggleston, William (Author)
- Prodger, Phillip (Author)
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