HomeLezioni di FotografiaCulturaSottoesporre per preservare le luci nelle foto? Una sciocchezza!

Sottoesporre per preservare le luci nelle foto? Una sciocchezza!

Nel mondo della fotografia circolano numerose convinzioni radicate che, a un’analisi più attenta, si rivelano prive di fondamento. Queste possono derivare tanto da manuali ormai superati quanto da nozioni erroneamente interpretate da chi, in passato, ha cercato di navigare i complessi principi della fotografia.

Recentemente, mi sono imbattuto in un intrigante video su YouTube realizzato da Mads Peter Iversen, un fotografo danese specializzato in paesaggi artistici e vincitore di numerosi premi. Nel suo video, intitolato “Stop This Photography Nonsense!” (“Fermiamo queste assurdità fotografiche!”), Iversen mette in discussione una serie di affermazioni comuni nel campo della fotografia, dalla scelta degli obiettivi per i paesaggi alla questione della compressione ottica.

Iversen sostiene che “In fotografia, esistono numerosi adagi che vengono spacciati per verità assolute o regole ferree, ripetuti all’infinito. Ma alla fine, si tratta solo di idiozie e sarebbe meglio abbandonare queste convinzioni infondate,” evidenziando così la necessità di una riflessione critica sulle ‘verità’ comunemente accettate in fotografia.

Per chi non capisse l’inglese ho tradotto e messo qui sotto le parti principali del video.

“Un altro mito che credo dovremmo abbandonare è l’idea che bisogna esporre verso il basso, o sottoesporre le immagini, sostenendo che sia più semplice recuperare i dettagli dalle ombre che dalle luci sovraesposte.

È vero, è possibile intensificare le luci, ma è altrettanto fattibile accentuare le ombre. Tuttavia, è un errore pensare che le ombre sottoesposte nascondano molti dettagli recuperabili. Pur avendo a disposizione software avanzati per la riduzione del rumore, l’obiettivo principale dovrebbe essere sempre quello di ottenere un’esposizione corretta fin dall’inizio; è davvero più semplice di quanto sembri.

Come ho già illustrato in altri video, l’obiettivo dovrebbe essere quello di esporre verso l’alto senza tuttavia bruciare le alte luci. Sovraesporre un’immagine e perdere dettagli nelle alte luci sono due concetti differenti. È possibile sovraesporre leggermente un’immagine per poi recuperare i dettagli in post-produzione, quindi l’idea è sovraesporre senza eliminare le alte luci.

È cruciale comprendere l’importanza di conciliare queste due azioni: sovraesporre senza compromettere le alte luci. Agendo in tal modo, si catturano più informazioni sul sensore che poi possono essere regolate in post-produzione, risultando in un’immagine più nitida.

Ottenere l’esposizione corretta non è complicato. Non esiste un istogramma universalmente giusto o sbagliato, ma soltanto un’esposizione ottimale. Diminuendo la velocità dell’otturatore, per esempio, l’immagine diventa progressivamente più scura. Ovviamente, non è mio interesse sottoesporre: anche se potrei intervenire con Photoshop o Lightroom, finirei per avere una foto piena di rumore.

L’obiettivo è semplicemente ottenere la giusta esposizione sin dall’inizio. Pertanto, dire di sottoesporre deliberatamente perché è più semplice risaltare le ombre è puramente un mito. Inizia con l’esposizione corretta, tendendo verso l’alto, ma senza perdere dettagli importanti nelle alte luci. In effetti, è un processo assai semplice.”

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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