Chris Engman, nato nel 1978 a Seattle, WA, risiede attualmente a Los Angeles dove lavora come artista. Nel 2013 ha conseguito il MFA presso la USC Roski School of Fine Arts, mentre nel 2003 ha ottenuto il BFA presso l’Università di Washington. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni permanenti, tra cui quelle del Museo delle Belle Arti di Houston, del Museo d’Arte di Seattle, del Museo d’arte di Portland, della Collezione Sir Elton John ad Atlanta, della Collezione Microsoft a Seattle, della Cleveland Clinic Collection e della Google Cloud Collection.
Engman è un artista che combina fotografia e installazione in situ per creare opere immersive di grande impatto visivo. Nelle sue opere, ampi paesaggi marini, deserti e foreste sembrano essere contenuti nello spazio di una stanza attraverso trompe l’oeil tridimensionali che creano effetti illusionistici e portano lo spettatore a entrare fisicamente nella fotografia, immergendosi completamente nella scena rappresentata.
Un esempio di questo tipo di opera è “Refuge” (2016), dove l’immagine di una scena silvestre è stata stampata su oltre 150 fogli di carta, ritagliata e fissata su pareti e oggetti all’interno di un ambiente architettonico. La stanza stessa è stata poi fotografata e l’immagine risultante è stata stampata su un unico foglio di carta fotografica, un procedimento che sottolinea la materialità dell’oggetto-fotografia ma allo stesso tempo enfatizza l’aspetto fallace e la vanità dell’immagine.
Foto Copyright: Chris Engman – chrisengman.com