Purtroppo ce ne siamo resi conto tutti, la pandemia è stata realmente una piaga, non solo per quanto riguarda i problemi di salute ma anche per quelli lavorativi, pensavo di non doverlo mai dire, ma ho sentito più di un collega e l’idea comune è che il settore della fotografia purtroppo sta rallentando molto la ripartenza. Ma sarà ancora lunga la ripresa? Trovare un lavoro come fotografo dopo la pandemia per quanto tempo sarà ancora una missione impossibile?
Il Covid-19 è stato uno dei peggior nemici per i fotografi, oltre ad averci chiuso dentro casa per più di 1 anno ha creato una diffidenza sociale che difficilmente, secondo me, porteremo via. E da questa diffidenza iniziano a formarsi i primi problemi lavorativi, i servizi fotografici cominciano a scarseggiare.
Non so se ci avete fatto caso ma sia dai social che dai forum a qualsiasi piattaforma non si trovano più tutti gli annunci di eventi come una volta. Matrimoni? Dimezzati. Concerti? Praticamente nulli (forse qualche cosa sta ripartendo ma molto lentamente) e nessuno pensa ai fotografi che trovavano lavoro grazie a questi eventi?
La fotografia è un settore spesso dimenticato
Sicuramente non è uno dei settori di prima necessita, non lo metto in dubbio, ma bisogna sempre considerare che dietro a questa passione ci sono centinaia di migliaia di professionisti che prestano il loro servizio per agenzie pubbliche e private per rivendere i loro scatti, ma se questi eventi non ci sono, ovviamente non interessano a nessuno le prestazioni di un fotografo.
Parlando con dei colleghi freelance mi sono reso conto che si sta creando un grande divario tra chi credeva fortemente nel proprio mestiere e ha seguito la strada del fotografo con partita iva e chi ha deciso di prestare i suoi servizi direttamente per un azienda. Alla fine nessuna delle due scelte è giusta o sbagliata, per carità, ognuno ha il suo punto di vista, ma forse questa seconda strada adesso è la più “sicura”.
Sicura perché le aziende di marketing, i negozi, le grandi firme avranno sempre bisogno di chi scatta le foto ai propri prodotti, per questo un consiglio che mi sento di dare a chi non è riuscito a trovare di nuovo “il suo giro lavorativo” è quello di cercare online offerte di aziende che cercano fotografi di professione per i loro prodotti. Un mio collega per esempio mi ha raccontato che è riuscito a trovare lavoro come fotografo su NewsLavoro grazie ad annuncio di un’importante catena di profumi e adesso ha il suo lavoro da 8 ore in azienda.
Di portali che trattano annunci di lavoro ne esistono davvero a migliaia, ti basterà cercare quelli più affidabili e soprattutto verificare sul sito ufficiale dell’azienda se realmente stanno cercando quella posizione per poi inviargli subito la canditatura.
Devi essere pronto a cambiare vita
Certo è una vita diversa ovviamente, il sapore del freelance, quello di poter decidere i tuoi orari e il tuo modo di lavorare non esisterà più, sarai alle dipendenze di un superiore che ti “ordinerà” cosa fare senza magari lasciare troppo spazio alla tua creatività, ma non è detto che sia sempre così. Per fortuna molte aziende riconoscono il valore di un giusto impatto visivo e capiscono quanto è importante a livello di comunicazione e lasciano “la palla” a chi è del mestiere. In quel caso sarai te a dover convincere il titolare a lasciarti carta bianca.
Se pensi che sia arrivato il momento ti cambiare aria ti consiglio prima di mandare qualsiasi curriculum di aggiornare il tuo portfolio fotografico, spesso e volentieri ci scordiamo di inserire gli ultimi scatti o per giunta i migliori. Quando siamo presi dal nostro lavoro non badiamo troppo all’apparenza e questo è un grosso errore.
Il brand per un fotografo è fondamentale sia da freelance sia per un dipendente perché rappresenta la sua identità e il modo in cui si presenta di fronte alle altre persone, in questo caso agli altri dipendenti e suoi colleghi. Nello stesso modo in cui ci si presenta si viene trattati.
Inizia a mandare curriculum creativi
E se l’abito fa il monaco, non provare a mandare un curriculum alle aziende con il formato europeo classico, o perlomeno io non assumerei mai un creativo che si presenta come uno che lavora come ferrotranviere (ovviamente rispetto massimo per questa professione ma è per sottolineare che non lavora in un ambito artistico). Se riesci a mandare un curriculum innovativo, magari con un QR Code che all’apertura parte un tuo showreel sicuramente avrai più possibilità di un semplice curriculum vitae con 3-4 foto dei lavori precedentemente fatti.
Adesso sta andando di moda anche inviare una presentazione “video” dei propri lavori e del candidato con una mini-intervista per raccontare le proprie capacità. Sicuramente è un modo innovativo per far capire direttamente al proprietario dell’azienda di essere propensi ad un tipo di comunicazione immagine-video.
Se vuoi un po’ di ispirazione cerca tra i fotografi su tik tok qualche video simpatico nelle loro biografie, sicuramente sono i più attenti ai trend del momento.
E tu sei riuscito a trovare lavoro dopo questa maledetta pandemia? Come ti sei trovato con il rapporto con i clienti? Fammi sapere la tua esperienza nei commenti!