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Insta360 Go2 Recensione: Ma per carità!

La Insta360 Go 2 è una fotocamera di piccole dimensioni che stupisce per le sue capacità, nonostante manchi di elementi essenziali come la memoria espandibile e il supporto video 4K. Quando è alloggiata nella sua custodia di ricarica, ha le dimensioni simili a quelle di una custodia per AirPods. Nonostante le sue qualità, la presenza di alcuni limiti, forse anche troppi, ne riduce l’attrattiva.

Dall’arrivo della prima GoPro, le action cam hanno subito una notevole evoluzione, diventando più compatte, leggere e performanti. Nonostante GoPro, DJI e Insta360 abbiano offerto prodotti simili per anni, la Go 2 rappresenta una novità interessante e ben accetta nel panorama delle action cam, grazie alla sua proposta unica.

La Go 2 si distingue per la sua estrema semplicità d’uso: grazie a un’interfaccia minimalista, priva di schermo e gestita tramite un unico pulsante, rende l’esperienza utente diretta e intuitiva. Il suo principale punto di forza risiede nella compattezza, senza però sacrificare le modalità di scatto e la versatilità.

Tuttavia, a causa del suo design ultracompatto, la Go 2 necessita di alcuni compromessi in termini di funzionalità, influenzando aspetti come la qualità video massima, la capacità di archiviazione e la facilità d’uso. Sebbene questi limiti possano non pesare sui fotografi amatoriali, per coloro che cercano l’action camera definitiva, che eccella in ogni ambito, la vendita diventa più complessa.

Piccola ma sorprendentemente capace

Al primo sguardo, l’Insta360 Go 2 potrebbe non sembrare nulla di speciale con il suo design bianco e oblungo, privo dei consueti pulsanti o display che caratterizzano altre action cam. Tuttavia, l’obiettivo e il microfono sono i discreti indizi delle sue potenzialità.

Fondamentale per una action cam, l’Insta360 Go 2 vanta una resistenza all’acqua fino a quattro metri di profondità, rendendola più che adeguata per le avventure acquatiche. Ma non si limita a questo: offre otto modalità di scatto, una risoluzione massima di 2K o QHD (2560 x 1440) e un frame rate massimo di 50 fps, specifiche notevoli per un dispositivo così compatto.

Per chi proviene dall’era delle DSLR, la combinazione di dimensioni ridotte e specifiche avanzate dell’Insta360 Go 2 è una chiara dimostrazione dell’evoluzione tecnologica nel campo fotografico.

Una rivoluzione compatta con dei limiti

L’Insta360 Go 2 si distingue per l’assenza di funzionalità chiave come la memoria espandibile e il supporto al 4K, posizionandosi in una nicchia unica nel mercato delle action cam. Inserita nella sua custodia di ricarica, assume le dimensioni di una custodia per AirPods, sottolineando la sua incredibile portabilità, nonostante alcune significative rinunce.

Dall’introduzione della prima GoPro, le action cam hanno perseguito una traiettoria di miniaturizzazione e potenziamento. Mentre i modelli di GoPro, DJI e Insta360 hanno mantenuto un design consistente negli anni, la Go 2 introduce una ventata di novità con un approccio diverso, molto atteso dal mercato.

Grazie a un’interfaccia utente semplificata, senza schermo e controllata da un unico pulsante, l’Insta360 Go 2 promette una facilità d’uso senza precedenti. La sua forza sta nella compattezza, senza sacrificare la varietà delle modalità di scatto e la sua versatilità.

Nonostante ciò, il design compatto comporta dei compromessi sul fronte delle funzionalità, influenzando aspetti critici come la qualità video massima e le opzioni di archiviazione. Questi limiti potrebbero non influire sui fotografi amatoriali, ma rendono il dispositivo meno attraente per chi cerca l’apice delle action cam.

Innovazione e personalizzazione

Sebbene non disponga di un pulsante evidente, l’intera facciata dell’Insta360 Go 2 funge da pulsante multifunzione, permettendo di attivare diverse funzioni a seconda dello stato della fotocamera. L’app permette di personalizzare ulteriormente queste azioni per adattarsi meglio alle esigenze dell’utente.

Collocare l’Insta360 Go 2 nella custodia di ricarica non solo estende la batteria fino a un’ora ma offre anche un piccolo schermo per navigare tra le modalità di scatto e modificare le impostazioni. Questa funzionalità aggiuntiva evidenzia la flessibilità della Go 2, nonostante le sfide poste dalla sua dimensione ridotta.

Un Pacchetto Ricco di Valore

Il fulcro dell’offerta è l’Insta360 Go 2, ma il pacchetto include una serie di accessori che ne ampliano notevolmente la funzionalità, ben oltre quella di una semplice fotocamera point-and-shoot. La custodia di ricarica, che funge anche da partner essenziale del Go 2, è solo l’inizio.

Aperta, questa custodia a conchiglia rivela due supporti che si trasformano in un treppiede, rendendo il dispositivo estremamente versatile. Inoltre, è dotata di un attacco filettato standard da 1/4″-20 per l’uso con vari accessori e di una porta USB-C per la ricarica e il trasferimento dati.

Se consideriamo il modulo fotocamera Go 2 come il piatto principale, la custodia di ricarica rappresenta gli antipasti, il contorno e il pane. E il dessert? Gli accessori inclusi.

La Insta 360 Go 2 e gli accessori

Il pacchetto Go 2 arriva con tre accessori distinti: un pendente magnetico, una clip e un supporto girevole. Il pendente magnetico, forse il più originale tra questi, permette alla fotocamera di “galleggiare” sul petto dell’utente, ideale per chi cerca di catturare immagini senza doversi preoccupare della configurazione durante attività come il trekking o il ciclismo, a patto di superare l’aspetto insolito.

La clip, al contrario, sorprende positivamente per la sua utilità. Si aggancia facilmente al bordo di un cappello, consentendo alla fotocamera di ruotare su e giù per catturare video dal punto di vista dell’occhio, perfetta per chi crea contenuti con le mani libere.

Il supporto girevole, infine, è l’accessorio più versatile: con una base adesiva riutilizzabile e la possibilità di ruotare liberamente, è l’ideale per registrazioni fisse come i time-lapse in auto, emergendo come il più funzionale dei tre.

Accessori aggiuntivi, come il bastone per selfie e gli adattatori per gli accessori GoPro, sono disponibili separatamente, offrendo ulteriori possibilità di espansione.

Gli svantaggi da considerare

La Insta360 Go 2, nonostante la sua praticità per chi cerca una soluzione fotocamera compatta e facile da usare, presenta dei compromessi che non la rendono adatta a tutti. Questi compromessi, pur non essendo critici individualmente, accumulandosi possono rappresentare delle vere e proprie limitazioni per alcuni utenti.

La mancanza di un’opzione per l’espansione della memoria è uno di questi limiti significativi. Indipendentemente dalla scelta tra la versione da 32 GB o 64 GB, gli utenti si trovano nella necessità di trasferire frequentemente i file multimediali al proprio dispositivo mobile per liberare spazio, una procedura che può risultare scomoda. Questo limite, sebbene non influenzi tutti durante un singolo viaggio, può diventare un ostacolo per quegli esploratori che desiderano documentare ampiamente le loro avventure senza preoccuparsi della capacità di archiviazione.

Inoltre, sebbene la Go 2 sia progettato per resistere all’acqua, la sua custodia di ricarica, elemento cruciale per la sua funzionalità estesa, non possiede questa caratteristica. Questa discrepanza diventa un punto critico quando si intende utilizzare la fotocamera in ambienti acquatici o in prossimità dell’acqua, limitando la libertà d’uso in tali contesti e imponendo restrizioni sulle condizioni in cui la Go 2 può essere impiegato efficacemente.

Problema del calore per la Insta 360 Go 2

È noto che il modulo della fotocamera Insta360 Go 2 tenda a surriscaldarsi.

Per mitigare il rischio di surriscaldamento, Insta360 raccomanda di evitare di toccare direttamente il retro della fotocamera e di non esporla alla luce solare diretta. La fotocamera è progettata per operare fino a una temperatura massima di 40°C (104°F), mentre la custodia di ricarica può sopportare fino a 55°C (131°F). Ambienti più caldi potrebbero accelerare il processo di surriscaldamento, dunque è consigliabile fare pause tra le riprese in condizioni di calore elevato.

In caso di surriscaldamento, la fotocamera può tornare operativa dopo un breve periodo di raffreddamento. Sebbene la tendenza al surriscaldamento non sia ideale, rappresenta un compromesso inevitabile per mantenere un design compatto. Questa problematica non è esclusiva della Go 2; ho riscontrato un dilemma simile durante la mia recensione della DJI Action 2, indicando che si tratta di una sfida comune tra le action cam di piccole dimensioni.

Problema con l’esportazione del girato

Un ulteriore punto di frustrazione riguarda la difficoltà nel trasferire i contenuti dalla fotocamera. Utilizzare l’app Insta360 Go per esportare i dati sul telefono si rivela estremamente lento. Inoltre, per ragioni inspiegabili, i contenuti esportati includono una filigrana del marchio, impostata come predefinita ma disattivabile.

Per contro, trasferire i dati su un computer risulta essere più agevole, purché sia stato installato il software Insta360 Studio. Senza questo software, si riscontra un effetto fish-eye su tutti i video e le immagini, che richiede una correzione manuale attraverso lo zoom e l’aggiustamento della distorsione dell’obiettivo sul proprio software di editing video. Questo rappresenta un ulteriore passaggio fastidioso. Il software Insta360 Studio, tuttavia, automatizza questo processo e offre la possibilità di modificare il campo visivo (FOV) a piacimento, oltre a consentire alcune edizioni di base dei clip.

Tuttavia, è realistico aspettarsi che la maggior parte degli utenti trasferisca i contenuti sul proprio telefono per liberare spazio o per condividerli sui social media, e questo processo si rivela eccessivamente lungo. La lentezza nell’esportazione dei contenuti può far perdere momenti importanti, e sarebbe auspicabile disporre di più spazio di archiviazione o di un metodo di esportazione più rapido.

Ne vale realmente la pena?

L’Insta360 Go 2 è un’affascinante piccola fotocamera che offre molto nonostante le sue ridotte dimensioni. Vanta una stabilizzazione impressionante, diverse modalità di scatto ed è estremamente portatile. Tuttavia, non la raccomanderei al posto della DJI Action 2.

La DJI Action 2 ha un costo superiore di 100 euro rispetto ai modelli base della Go 2, ma offre vantaggi significativi come il supporto per le schede MicroSD, uno schermo touch, un ulteriore touchscreen, moduli batteria aggiuntivi e la capacità di registrare in 4K. La Go 2, invece, presenta troppi compromessi.

Per chi cerca una fotocamera semplice e piccola per avventure occasionali, la Go 2 può essere una scelta adeguata. Ma per chi mira alla creazione di contenuti a un livello più serio, semplicemente non basta. Dalla limitata risoluzione e frame rate, passando per un processo di esportazione non ottimale fino al ridotto spazio di archiviazione, la Go 2 lascia insoddisfatti sotto diversi aspetti.

Pur essendo un dispositivo divertente da usare, consiglierei di investire in un’opzione più avanzata e futuribile come la DJI Action 2.

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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