HomeFotografiLetizia Battaglia: 10 Frasi Famose

Letizia Battaglia: 10 Frasi Famose

Letizia Battaglia è una fotografa italiana che ha dedicato la sua vita professionale a documentare la mafia e la violenza politica nella sua città natale di Palermo, in Sicilia. La sua carriera di fotografa ha inizio nei primi anni ’70, quando la mafia stava raggiungendo il culmine della sua potenza in Italia. Nel corso degli anni, Battaglia ha scattato migliaia di fotografie che documentano la vita quotidiana dei siciliani che vivono sotto la minaccia della mafia.

Le sue fotografie sono diventate testimonianza storica della vita in Sicilia in quegli anni, e le sue citazioni e frasi sono diventate emblematiche della sua lotta contro la criminalità organizzata e la violenza politica. In questo articolo, esploreremo alcune delle frasi e citazioni più importanti di Letizia Battaglia, in modo da comprendere meglio la sua visione del mondo e il suo contributo alla fotografia e alla storia della Sicilia.

Le frasi di Letizia Battaglia più famose

  • È come se Palermo nel suo disordine fosse un input etico, morale, per chi vive fuori. Suscita rabbia e amore e fa venire voglia di intervenire
  • [Su Sergio Mattarella] È molto bello un uomo che si ricorda degli altri esseri umani. Quell’uomo, che avevo visto solo quando tirava fuori il corpo del fratello dalla macchina, adesso è Presidente della Repubblica. Avevamo fatto una decina di foto, io e Franco Zecchin. Oggi questa foto non è più la foto di allora, non è più mia, è entrata dentro la storia. Un Presidente della Repubblica che ha questo background non ci abbandona. Quello che non hanno fatto in precedenza gli altri, lo farà lui.
  • Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo. Ho fotografato la cronaca di questa città, io non ho fatto arte, ho fatto un lavoro, duro, anche spietato, per diciannove anni. E nella cronaca c’era di tutto, processioni, partite di calcio, feste dei ricchi, mai un capodanno con la mia famiglia in diciannove anni! C’era la spazzatura nelle strade e il concorso delle miss, arrivava Mina e fotografavo pure lei. Anche a fotografare le ragazze in topless a Mondello mi mandavano. Ma a Palermo c’era la mafia, c’erano le vittime della mafia. E io ho fotografato anche quelle. Tante. Troppe da sopportare.
  • [Giovanni Falcone e Paolo Borsellino] Li dobbiamo amare più di come amate i Santi e le Madonne perché loro si sono immolati per noi. (da La mafia non è più quella di una volta)
  • Seguivo il cronista dell’Ora dopo gli omicidi di mafia. Arrivavo e scattavo. Ero la biondina con gli zoccoli, carina, avevo 40 anni ma ne dimostravo di meno. I colleghi non mi stimavano, devo ringraziare il direttore Vittorio Nisticò […]. Ero una donna che faceva qualcosa fatto sempre dagli uomini
  • Scettico di merda, Maresco! (da La mafia non è più quella di una volta)
  • I medici decretarono che avevo un esaurimento nervoso. Mi spedirono in una clinica Svizzera per una cura del sonno. Dormii di filata per quattordici giorni! Poi suggerirono una clinica palermitana dove curare, dicevano, i miei nervi. Mi rifiutai e la fortuna ha voluto che incontrassi una persona strepitosa: Francesco Corrao, uno psicoanalista freudiano che mi tenne in analisi per tre anni.
  • Mi presentai all’Ora di Palermo, era l’estate del 1969. Per questo glorioso giornale feci la prima foto. […] Fotografai una prostituta di Palermo. Una donna bellissima, per niente sfregiata dalla vita che faceva. Ma a sfregiarla fu altro. Era stata coinvolta nell’omicidio di un’altra prostituta. Di qui il valore di cronaca che la sua immagine aveva per il giornale.
  • Il freddo, il fatto che erano due giorni che praticamente non toccavo cibo mi spinsero verso un locale con delle insegne, su una c’era scritto “Pizza”. Entrai e, quando mi portarono la lista dei cibi, non ci potevo credere. Tra le varie versioni di pizza c’era “pizza mafia”! Io volevo dimenticare e allontanarmi dallo schifo e lì per puro luogo comune associavano la pizza italiana a un fenomeno criminale.
  • Se fossi nata a Bergamo o nella provincia del Nord molto probabilmente non sarei stata la persona che sono diventata. Siamo il risultato della casualità e del desiderio di trovare il nostro sé.

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Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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