Candida Höfer e l’arte di ritrarre spazi vuoti

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Candida Höfer è una fotografa che si dedica sistematicamente alla riproduzione di ambienti interni di edifici pubblici e privati con grande rigore e precisione. Nata nel 1944 a Eberswalde, in Brandeburgo, inizia la sua carriera come fotografa ritrattista per alcune testate giornalistiche. Nel 1973 si iscrive alla Kunstakademie di Düsseldorf per studiare cinema, ma decide presto di dedicarsi alla fotografia e diventa allieva di Bernd Becher fino al 1982.

Influenzata dalla rivoluzione della fotografia documentaristica portata avanti dai Becher, Candida diventa uno dei principali esponenti della cosiddetta “scuola di Düsseldorf”, che ha profondamente trasformato la scena e il mercato della fotografia, formando autori del calibro di Thomas Ruff, Thomas Struth e Andreas Gursky.

Le immagini di Candida Höfer si basano su un rigido equilibrio formale e sono quasi sempre scattate da un punto di vista frontale. Le colonne, i ripiani, le pareti e i soffitti creano un effetto tunnel in cui i lati sembrano retrocedere mentre il centro sembra avanzare verso lo spettatore. Musei, biblioteche, teatri, uffici, banche e palazzi storici vengono ripresi in condizioni di assenza totale dell’uomo, con particolare attenzione ai dettagli decorativi illuminati esclusivamente dalla luce naturale.

La fotografa tedesca costruisce una messa in scena architettonica funzionale alla rappresentazione teatrale della bellezza. Le sue immagini si caratterizzano per l’uso di un grande formato di stampa, con opere che possono raggiungere i due metri e mezzo di ampiezza, offrendo allo spettatore l’opportunità di immergersi completamente nei dettagli dell’opera. Ma al di là di questa patina di magnificenza, gli spazi rappresentati raccontano un profondo silenzio contemplativo.

Candida Höfer mostra ciò che siamo partendo da ciò che occupiamo. Le persone sono assenti, ma gli spazi fotografati dalla fotografa tedesca sono stati creati per gli uomini. Le sue immagini sembrano catturare i fantasmi che si muovono attraverso questi spazi vuoti, lasciando le loro invisibili tracce.

Ho fondato Fotografia Moderna nell'estate del 2015 per dare una nuovo volto alla community di fotografi italiani. Iniziata come passione è diventato in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di appassionati ogni anno. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche, lezioni e consigliare con le guide all'acquisto alle migliori alternative sul mercato.

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