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Dorothea Lange: Le difficoltà sociali dell’America

Uno dei fotografi documentaristi più amati e acclamati del ventesimo secolo, Dorothea Lange, le sue immagini della depressione Americana sono rimaste nella storia ed hanno documentato uno dei periodi più tristi e movimentati con il suo fotogiornalismo ad alti livelli.

I principali lavori riguardano la situazione degli anni ’30, con i contadini sfollati e i lavoratori migranti per le vaste terre americane. Uno dei suoi ritratti più famosi: Florence Owens Thompson, Migrant Mother, Nipomo, California del 1936 è diventata una vera e propria icona.

Gran parte del suo lavoro fu commissionato da un ente governativo, la Farm Security Administration per un test di arte americana che guidasse la politica del governo. Dopo la grande depressione ha continuato a lavorare nel fotogiornalismo lavorando per riviste molto importanti come Lifee e Fortune viaggiando tra America Latina e Asia.

Una delle sue mostre più importanti fu “Family of Man” al Museum of Modern Art di New York nel 1959 per celebrare l’umanità del dopoguerra.

Cresciuta in una famiglia della classe media nel New Jersey, padre avvocato e madre casalinga, erano grandi sostenitori dell’educazione e della cultura plasmando così Dorothea e suo fratello Martin alla letteratura e alle arti creative.

Dorothea all’età di 7 anni prese la poliomielite, che purtroppo la lasciò con una gamba e un piede destro fortemente indeboliti ma che gli porto la forza che l’ha contraddistinta.

“La poliomielite è stata la cosa più importante che mi è successa e mi ha formato, guidato, istruito, aiutato e umiliato”. 

I genitori divorziarono cinque anni dopo la sua malattia e per questo Dorothea non perdonò mai suo padre creando in lei un forte buco emotivo.

Mostrò interesse per gli accademici e dopo il liceo annunciò alla famiglia che intendeva dedicarsi alla fotografia avvicinandosi così a Arnold Genthe, uno dei fotografi ritrattisti di maggior successo della nazione che la assunse come receptionist, ma le insegnò le abilità del mestiere.

Lange seguì un corso di fotografia con Clarence White, contemporaneo di Alfred Stieglitz.  Si stabilì a San Francisco nel 1918 e tramite amici strinse contatti con ricchi proprietari di aziende e presto fu in grado di aprire il suo studio di ritratti di successo.

Dorothea Lange biografia 

Dorothea Lange è stata una fotografa americana nota per il suo lavoro di documentazione delle difficoltà sociali durante la Grande Depressione. Nata il 26 maggio 1895 a Hoboken, nel New Jersey, Lange crebbe a New York e si trasferì in California nel 1918, dove iniziò a lavorare come fotografa professionista.

La sua carriera come fotografa documentarista iniziò nel 1930, quando iniziò a collaborare con l’agenzia fotografica della Farm Security Administration (FSA), un’agenzia governativa creata per combattere la povertà e sostenere l’agricoltura negli Stati Uniti. Durante questo periodo, Lange viaggiò attraverso gli Stati Uniti per documentare la vita dei lavoratori migranti e dei poveri durante la Grande Depressione.

Il suo lavoro ha avuto un grande impatto sulla fotografia documentaria e sociale del XX secolo e ha influenzato generazioni di fotografi successivi. Lange è stata anche una delle prime donne fotografe a raggiungere il successo nel campo della fotografia documentaria.

Migrant Mother di Dorothea Lange

“Migrant Mother” è una fotografia in bianco e nero scattata da Dorothea Lange nel 1936, durante uno dei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti per documentare la vita dei lavoratori migranti durante la Grande Depressione.

La fotografia ritrae una madre di famiglia di origine americana, identificata in seguito come Florence Owens Thompson, che viveva in un campo di lavoro migrante in California insieme ai suoi sette figli. La donna è seduta su una tenda bianca improvvisata, con le spalle rivolte verso la macchina fotografica e un’espressione di preoccupazione sul viso. Ha in braccio il suo bambino più giovane e gli altri figli si accovacciano accanto a lei.

La fotografia cattura la vulnerabilità e la forza della madre, che pur essendo esausta e preoccupata per la propria situazione, è ancora in grado di proteggere e prendersi cura dei suoi figli. La posa della donna, con la testa inclinata leggermente verso il basso e le mani incrociate, sembra esprimere il senso di responsabilità e di determinazione a mantenere la famiglia unita in circostanze difficili.

La fotografia fu scattata sulla strada a Nipomo, in California, dove Lange si era fermata per fotografare i lavoratori migranti che cercavano di guadagnarsi da vivere durante la Grande Depressione. La fotografia “Migrant Mother” è diventata una delle più famose icone della fotografia americana e ha avuto un enorme impatto sull’opinione pubblica e sulla politica sociale dell’epoca.

La fotografia fu pubblicata per la prima volta nel marzo del 1936 sulla rivista “The San Francisco News”, insieme ad altre immagini scattate da Lange durante il suo viaggio attraverso gli Stati Uniti. La fotografia fece subito scalpore e fu distribuita in molte altre pubblicazioni, diventando un simbolo delle difficoltà che le famiglie povere hanno dovuto affrontare durante la Grande Depressione.

In seguito, “Migrant Mother” divenne uno dei lavori più noti di Lange e uno dei simboli più importanti della sua carriera come fotografa impegnata a documentare la vita dei lavoratori migranti e delle persone in difficoltà. La fotografia è stata esposta in molte mostre e pubblicazioni di fotografia ed è considerata una delle immagini più famose e influenti del ventesimo secolo.

Stile

  • Molte delle fotografie prendono in prestito le tecniche dal lessico del modernismo con angoli drammatici e composizioni dinamiche in modo da produrre immagini sorprendenti e stridenti indirizzando sottilmente lo spettatore a un nuovo apprezzamento della situazione dell’individuo.
  • Il lavoro di Lange dimostrò che opere d’arte e documenti non si escludono a vicenda e che possono combinarsi proprio grazie al suo uso di tecniche innovative
  • Ha dimostrato che l’arte modernista non deve solo trasmettere i sentimenti privati ​​dell’artista, ma essere messa ai servizi del giornalismo popolare.
  • Si considerava prima come giornalista e poi come artista, e lavorava con un desiderio di effettuare un cambiamento sociale informando il proprio pubblico della sofferenza lontana dagli occhi.

Quali sono le altre opere importanti di Dorothea Lange?

Oltre a “Migrant Mother”, Lange è conosciuta per il suo lavoro documentario sulla vita dei lavoratori migranti, sulla comunità giapponese americana durante la Seconda Guerra Mondiale e sulle condizioni di vita durante la Guerra Civile Spagnola.

Durante la sua carriera, Lange ha documentato la vita dei lavoratori migranti negli Stati Uniti, inclusi quelli che lavoravano nelle piantagioni di cotone del sud e quelli che migravano in California in cerca di lavoro durante la Grande Depressione. Le sue fotografie mostrano le difficoltà della vita nei campi di lavoro migranti, inclusi la povertà, le condizioni di vita insalubri e la mancanza di accesso alle cure mediche.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Lange documentò anche la vita della comunità giapponese americana e l’internamento dei giapponesi americani nei campi di concentramento. Le sue fotografie hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sul trattamento ingiusto dei giapponesi americani durante la guerra.

Lange ha anche lavorato come fotografa di guerra durante la Guerra Civile Spagnola, dove ha documentato le conseguenze della guerra e la vita dei civili che ne erano colpiti. Le sue fotografie mostrano le conseguenze della guerra sui civili e sono un documento importante della storia della guerra.

Frasi celebri di Dorothea Lange

  • “Non è un caso che il fotografo diventi un fotografo più di quanto il domatore di leoni diventi un domatore di leoni.”
  • “La vita, per le persone, comincia a sgretolarsi ai margini; non se ne rendono conto.”
  • “La fotocamera è uno strumento che insegna alle persone come vedere senza fotocamera.”
  • “Ho visto e mi sono avvicinato alla madre affamata e disperata, come attirato da una calamita.”
  • “Mentre forse c’è una provincia in cui la fotografia non può dirci niente di più di ciò che vediamo con i nostri occhi, ce n’è un’altra in cui ci dimostra quanto poco i nostri occhi ci permettano di vedere”.

Libri di Dorothea Lange

Dorothea Lange: 500 FSA Photographs

Le 500 fotografie di questo libro includono quelle più una delle altre per farne addirittura 500. Furono scattate tra il 1937 e il 1939.

Dorothea Lange: 500 FSA Photographs
  • Lange, Dorothea (Autore)

Dorothea Lange: Words & Pictures

Le fotografie in primo piano andranno dal primo impegno di Lange con la fotografia documentaria a San Francisco all’inizio della metà degli anni ’30, inclusa la sua iconica White Angel Breadline (1933), alle fotografie di riferimento che ha realizzato per la Resettlement Administration (in seguito Farm Security Administration) come Migrant Mother (1936), potenti fotografie scattate durante la seconda guerra mondiale nei campi di internamento della California per giapponesi-americani, importanti saggi fotografici pubblicati sulla rivista Life sulle comunità mormoni nello Utah (nel 1954) e nella contea di Clare, in Irlanda (nel 1955), e fotografie silenziosamente dannose fatte nella Berryessa Valley nel 1956-57

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  • Meister, Sarah (Autore)

Day Sleeper di Dorothea Lange

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  • Dorothea, Lange (Autore)

Walker Evans, Dorothea Lange e la Grande Depressione

Questo confronto con la realtà, che dovrebbe servire alla propaganda di Roosvelt, aiuterà a rivoluzionare la fotografia americana. Mentre Walker Evans produce uno “stile documentaristico”, Dorothea Lange riesce a dare una dimensione spirituale e sociale al suo lavoro, generando tra loro le due immagini più iconiche di questo periodo.

Se vuoi scoprire la storia di altri maestri della fotografia ti consiglio di consultare la sezione dei Grandi Fotografi dove troverai i nomi di tutti i fotografi in ordine alfabetico.

Qual è stata l’influenza di Dorothea Lange sulla fotografia e sulla società?

L’influenza di Dorothea Lange sulla fotografia e sulla società è stata significativa. Le sue fotografie documentarie hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà della vita dei lavoratori migranti e dei poveri durante la Grande Depressione, influenzando anche la politica sociale dell’epoca.

Le fotografie di Lange hanno mostrato al pubblico le conseguenze della povertà e della disoccupazione sulla vita delle persone e hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali dell’epoca.

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato. Iniziata come passione è diventato in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di appassionati ogni anno finendo per essere un lavoro a tempo pieno dove ogni giorno impiego il mio tempo per cercare notizie o migliorare il sito.
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