L’ultimo brevetto Canon è uno dei progetti più strani mai visti

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Canon ha depositato un brevetto in Giappone che presenta un interessante concetto di teleconvertitore incorporato compatto, sfruttando controlli esterni e attuatori interni per offrire ai fotografi un accesso rapido a diverse lunghezze focali.

Come riportato inizialmente da Asobinet e successivamente da Canon Rumors, la domanda di brevetto mostra un possibile obiettivo principale per ritratti veloci con un teleconvertitore interno che può essere spostato dentro e fuori dal percorso ottico utilizzando controlli esterni.

Nella traduzione automatica del brevetto, si fa riferimento a un progetto ottico che risolve l’eventuale problema di moltiplicatori di focale eccessivamente ingombranti. Il brevetto descrive inoltre un sistema che include un secondo gruppo di lenti “configurato per modificare l’intervallo di lunghezze focali di un sistema ottico in un secondo intervallo di lunghezze focali”, che in sostanza allude a un teleconvertitore. Un teleconvertitore è un gruppo di lenti ottiche che estende la lunghezza focale di un obiettivo, anche se a scapito di un’apertura massima più piccola.

Tuttavia, mentre i teleconvertitori tradizionali sono componenti esterni che gli utenti devono collegare manualmente tra l’obiettivo e la fotocamera, la soluzione interna di Canon comprende camere d’aria, camme e attuatori che spostano un gruppo ottico interno lungo il percorso ottico. In particolare, il brevetto indica che il gruppo ottico interno può essere spostato completamente fuori dal percorso ottico quando non è in uso, evitando così ingombri eccessivi.

L’utilizzo di ottiche con conversione interna è già noto e Nikon ne ha fatto uso in alcune delle sue lenti. Tuttavia, ciò che rende interessante il brevetto di Canon è che esso riguarda un obiettivo molto più compatto. Si fa notare che il diagramma nel brevetto sembra riferirsi a un obiettivo a focale fissa da 50 mm f/1.2, suggerendo che questa tecnologia potrebbe essere applicata a un obiettivo “ibrido” che combina lunghezze focali diverse, come un obiettivo da 50 mm f/1.2 e un 85 mm f/2.0 integrati nello stesso obiettivo, con la possibilità di passare da uno all’altro tramite un pulsante.

Questo concetto potrebbe interessare molti, poiché gli obiettivi primari offrono aperture più ampie rispetto agli obiettivi zoom, ma compromettono la versatilità. L’uso di un moltiplicatore di focale interno potrebbe velocizzare notevolmente il processo di modifica delle lunghezze focali. Un tale design potrebbe anche consentire un’esperienza quasi simile allo zoom, mantenendo aperture veloci, simile all’obiettivo Tamron 35-150mm f/2-2.8, ma in un formato più piccolo e leggero.

Il brevetto di Canon offre un’alternativa interessante al tradizionale design con teleconverter esterno, con la promessa di un design più fluido. Va ricordato che, come accade spesso con i brevetti, la tecnologia descritta potrebbe non essere mai implementata in un prodotto reale, ma rimane comunque un’idea intrigante e originale.

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Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.

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