“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, né quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto” .
Così scriveva l’accademico Gallileo Gallilei sulle geometrie presenti in natura, una sorta di linguaggio dell’universo che matematici, esploratori e vari artisti hanno cercato di codificare nelle loro opere.
Il senso dell’ordine che l’ho stesso Leonardo Da Vinci ha saputo esplorare e scoprire con l’analisi del corpo umano. Un esempio confacente è la famosa opera dell’Uomo vitruviano, l’uomo inteso come creatura vivente prescelta per unire il mondo reale e fisico con il mondo spirituale dell’Universo. Un connubio tra ragione e religiosità, tra movimento e staticità. Un equilibrio difficile da contenere che l’uomo ha cercato di scoprire e padroneggiare attraverso lo sviluppo delle arti e delle scienze.
Facendo questa premessa, la mostra fotografica Estrazioni vuole indagare sulle geometrie dei paesaggi urbani contaminati dall’uomo con le geometrie create dalla luce a contatto con le opere architettoniche e murarie dei vari comuni presenti in Sicilia. Sono stati presi in esami paesi e città che conservano architetture dell’antichità che riecheggiano in forte contrasto con l’arte contemporanea del ventunesimo secolo simboleggiate dalla cartellonistica pubblicitaria o dalla Street arte dei murales. In queste immagini dove il tempo sembra essersi fermato, analizzo con solitudine e malinconia la distruzione del passato che si tenta in vano di ricostruire attraverso campagne pubblicitarie e di marketing che evocano in maniera esperienziale la sicilianità che va scomparendo sotto il bombardamento mediatico del mass media e della cultura angloamericana.
Un’analisi sulle periferie dell’entroterra siciliano che continua conservare la sua simbologia del passato e che tenta di aprirsi ed innovarsi con il mondo esterno.
Ecco che il paesaggio urbano varia in relazione all’importanza che vengono dati al valore delle tradizioni culturali; poiché ci sono comuni che conservano la propria urbanista dalla forza motrice dell’innovazione, impedendo che alcune opere d’arte subiscono il logorio fisico del tempo attraverso azioni di restauro e manutenzione; altri comuni abbandonano le opere a loro stesse in attesa che il tempo faccia il suo corso per essere definitivamente distrutti e sgomberati dalla toponomastica comunale in favore di un’architettura moderna. Una mostra che mette in analisi i contrasti architettonici tra passato e innovazione; e tra uomo e natura. Una riflessione sulla nostra identità e sul nostro futuro. All’interno di questa mostra è presente uno scatto fotografico che è stato selezionato da Letizia Battaglia per la collettiva Fotografie per Ferlinghetti che si è svolta nel mese di ottobre 2021 presso il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo. In più ho avuto modo di conoscerla grazie ad un workshop fotografico che si è tenuto nel mese di novembre dello stesso anno dove mi ha selezionato una secondo foto per una seconda mostra dedicata alle Donne; uno dei temi predominanti della sua produzione fotografica.
La mostra Estrazioni Siciliane è stata presentata nel mese di febbraio a Torino presso la Street View Art Gallery; nel mese di maggio sono stato ospite della Societa Fotografica Subalpina di Torino, che è stata la prima associazione fotografica nata in Italia nel 1899, dove ho illustrato il mio lavoro fotografico. In piu la mostra è stata presentata ed esposta nel Comune di Grugliasco.
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