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Cos’è il pOLED? La tecnologia di visualizzazione flessibile

La tecnologia dei display può spesso generare confusione non solo tra LCD e OLED, ma anche con varianti come AMOLED e pOLED, che aggiungono un ulteriore livello di complessità. Il termine pOLED rappresenta la più recente evoluzione delle varianti di pannelli OLED, ma quali sono le differenze sostanziali che lo distinguono dagli altri?

Potrebbe risultare sorprendente quanto siano profondamente differenti i pannelli pOLED rispetto agli standard OLED. Numerosi produttori optano per questa tecnologia per ottenere una maggiore durata, una flessibilità superiore – elemento cruciale per i dispositivi pieghevoli – e, soprattutto, un costo di produzione inferiore.

La domanda sorge spontanea: che cos’è esattamente un display pOLED e quale tecnologia sarà adottata dai consumatori nel 2023?

Cos’è un display POLED?

Il pOLED è sostanzialmente un’evoluzione della tecnologia OLED che da anni è presente sugli smartphone, ma con alcune differenze cruciali.

La principale distinzione tra i due sta nel materiale usato come substrato. I display OLED tradizionali posizionano tutti i materiali organici su un substrato di vetro, che li rende rigidi. Questo funziona bene per gli smartphone standard, ma è inadatto per dispositivi pieghevoli.

Ed è qui che entra in gioco il pOLED, un pannello OLED con un substrato di plastica invece di vetro, conferendogli maggiore flessibilità. La “p” in pOLED rappresenta proprio la plastica.

Oltre alla flessibilità, il pOLED offre ulteriori vantaggi, tra cui maggiore resistenza a graffi e crepe, cornici più sottili e, soprattutto, costi di produzione inferiori rispetto agli OLED tradizionali. Questi vantaggi hanno reso la tecnologia pOLED sempre più popolare nel mondo degli smartphone, non solo per i dispositivi pieghevoli, ma anche per telefoni di diverse forme e dimensioni.

Quale tecnologia utilizza un display POLED?

Date le sue caratteristiche di leggerezza e flessibilità, non sorprende che i display pOLED siano ampiamente adottati sugli smartphone pieghevoli. Troviamo questa tecnologia in modelli recenti come il Motorola Razr 40 Ultra e il sempre apprezzato Samsung Galaxy Z Flip 4.

Tuttavia, il suo utilizzo non si limita solo ai pieghevoli. Grazie alla durata e alle cornici più sottili rispetto agli OLED tradizionali, i pannelli pOLED sono anche una scelta ideale per dispositivi indossabili, come gli smartwatch. Anche alcuni dei modelli premium di smartwatch, tra cui l’Apple Watch, hanno adottato la tecnologia pOLED.

Un esempio passato di utilizzo di questa tecnologia è stato il Pixel 2 XL di Google, che ha però avuto alcuni problemi di “burn-in”, ossia immagini residue persistono sullo schermo. Questo problema sembra essere stato affrontato dai produttori nel corso degli anni.

Quindi, non preoccuparti: nel 2023, con una diffusione sempre maggiore della tecnologia, si presume che eventuali problemi siano stati affrontati e risolti dai produttori. Non si sono riscontrate voci di “burn-in” nei recenti modelli come lo Z Flip 4 o le nuove versioni dell’Apple Watch!

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Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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