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Robert Capa: I grandi fotografi

Robert Capa, uno dei più grandi fotografi di guerra della storia, è nato a Budapest nel lontano 1913 con il nome di Endre Ernő Friedmann. Durante un periodo di clandestinità in Francia, fu costretto a cambiare nome e adottare il celebre pseudonimo che lo ha reso famoso in tutto il mondo. La sua carriera è stata contraddistinta da un’audacia e una passione per il rischio che lo hanno portato a documentare alcuni dei conflitti più significativi del XX secolo.

La vita di Robert Capa

Capa ha iniziato a studiare Scienze all’Università di Berlino fra il 1931 ed il 1933, ma ha dovuto abbandonare la Germania nazista a causa delle sue origini ebraiche. Senza un’istruzione formale in fotografia, ha iniziato come assistente di laboratorio e successivamente si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a lavorare come fotografo freelance. La sua fama è esplosa durante la guerra civile spagnola, quando ha scattato la celebre foto “Il miliziano colpito a morte” che, ancora oggi, suscita dibattiti sull’autenticità.

Robert-Capa, foto sbarco Normandia
Robert-Capa, foto sbarco Normandia

Capa non si è limitato a fotografare la guerra: nel 1936, ha girato alcune sequenze per il film di montaggio “Spagna 36” diretto da Jean Paul Le Chanois e prodotto da Luis Bunuel. Inoltre, la sua relazione con l’attrice Ingrid Bergman gli ha permesso di scattare alcune foto sul set del film “Notorious” (1946) di Alfred Hitchcock. Nel 1947, insieme a Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Georges Rodger e William Vandivert, ha fondato l’agenzia fotografica “Magnum Photos“.

Robert Capa, soldati con contadini Siciliani
Robert Capa, soldati con contadini Siciliani

Capa ha sempre cercato di essere il più vicino possibile alla realtà che voleva rappresentare, limitando al minimo i filtri tra fotografo e soggetto. Le sue foto erano meno improntate al glamour e più incentrate sulla sofferenza, la miseria e il caos che la guerra porta con sé. La sua carriera coincide con uno dei periodi più bellicosi della storia, e Capa non ha mai perso l’occasione di essere al fronte, pronto ad affrontare la morte per raccontare la guerra.

Robert Capa, foto soldati in guerra
Robert Capa, foto soldati in guerra

Il suo sguardo era completamente immerso nella realtà, e si faceva contaminare dalla vita e dall’uomo. “Se le tue foto non sono buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”, è la sua frase più famosa.

Robert Capa e i conflitti civili

Robert-Capa, foto sbarco Normandia
Robert-Capa, foto sbarco Normandia

Capa ha documentato cinque diversi conflitti: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d’Indocina (1954). Ha lasciato immagini memorabili delle attività militari degli americani in Sicilia e dello sbarco in Normandia.

Come è morto Robert Capa

Purtroppo, come la storica compagna Gerda Taro, Capa è morto facendo il suo lavoro, saltando su una mina in Vietnam nel 1954. Nonostante la sua vita spericolata fatta di donne e grandi bevute, Capa è stato il prototipo del fotografo di guerra, sempre pronto ad affrontare le sfide più difficili e a rischiare la propria vita per documentare la verità.

Nonostante la sua reputazione di fotografo di guerra, Capa ha sempre cercato di andare oltre la semplice documentazione dei conflitti. Le sue foto erano caratterizzate da una forte empatia per i soggetti ritratti, e mostravano la loro umanità e vulnerabilità, piuttosto che la loro brutalità o eroismo.

Robert Capa, Soldati in Sicilia
Robert Capa, Soldati in Sicilia

Nonostante il grande successo ottenuto durante la sua carriera, la foto più famosa di Capa, “Il miliziano colpito a morte”, è anche la più controversa. Ancora oggi, si dibatte sulla sua autenticità, con alcune fonti che sostengono che la foto sarebbe stata preparata ad arte da Capa.

Tuttavia, Capa stesso ha sempre smentito queste voci, raccontando in un’intervista radiofonica del 1947 come ha scattato la foto in Andalusia, mentre era in trincea con 20 soldati repubblicani. Non aveva inquadrato la scena nel mirino, ma aveva semplicemente messo la macchina fotografica sopra la testa e scattato mentre un soldato si spostava sopra la trincea. Ha inviato la pellicola assieme ad altre, senza svilupparla immediatamente. Quando è tornato in Spagna tre mesi dopo, ha scoperto che la sua foto era diventata famosa in tutto il mondo.

La foto del Miliziano Colpito a Morte: vero o falso?

Robert Capa, foto del miliziano colpito a morte
Robert Capa, foto del miliziano colpito a morte

La foto scattata da Capa nel 1936 a Cordova vede un soldato dell’esercito repubblicano colpito a morte da un proiettile sparato dai soldati franchisti. È considerata come la fotografia di guerra più famosa al mondo e fu pubblicata per la prima volta il 23 settembre del 1936 sulla rivista VU. Recentemente la foto è stata messa sotto la lente d’ingrandimento in merito alla sua veridicità.

La foto è autentica

A favore dell’autenticità della foto ci sono le lunghe ricerche storiche condotte da Richard Whelan.
Il miliziano quel giorno sarebbe morto e la prova è il suo registro negli archivi ufficiali della guerra.
Il 2013 addirittura il Centro Internazionale di Fotografia ha diffuso un’intervista radiofonica del 1947 dove Robert Capa spiega cos’è successo.

“La foto è stata scattata in Andalusia, mentre mi trovavo in trincea con 20 soldati repubblicani, avevano in mano fucili molto vecchi, non potevano vincere”

Il momento preciso della foto è stata scattata mentre i soldati correvano verso una mitragliatrice fascista per abbatterla.

“Non avevo il coraggio di vedere quello che stava succedendo, mi sono messo al riparo, ho sollevato la mia macchina fotografica ed ho scattato senza guardare” “Non ho sviluppato subito quelle foto, le ho spedite insieme a tante altre”
“Sono diventato un fotografo famoso perché la mia macchina fotografica ha catturato un’uomo nel momento giusto, ma non giusto per lui”
“Si dice che sia la mia miglior foto, io non l’avevo nemmeno inquadrato nel mirino perché avevo la macchina fotografica sopra la testa”

A chi sosteneva che quella foto era un falso Robert Capa gli rispondeva:

“Per scattare foto di guerra non servono trucchi ne pose speciali, le immagini sono lì, se non ti trovi sul campo non potrai mai capirlo”

Le accuse di falso

Le accuse di falso della celebre fotografia di Robert Capa scattarono dopo lo sviluppo dei negativi di Capa analizzati da Ando Gilardi.
Dai negativi avrebbe accertato che la foto non fu scattata a Cordova (Come affermato da Capa), ma nel villaggio di Cerro Muriano.
Le due località si trovano a 50km di distanza l’una dall’altra, e in quel giorno sembra che non ci sia stato nessun combattimento a fuoco tra miliziani repubblicani e le forze fasciste di Francisco Franco.

Ad ampliare le voci del falso storico, negli anni ’90 si diffuse la storia che il miliziano morto fosse in realtà un anarchico dal nome di Federico Borrell Garcia.

Il combattente non sarebbe morto in campo aperto, ma dietro un albero

Robert Capa fotografia di guerra e di pace

Robert Capa, oltre ad essere uno dei più grandi fotografi di guerra della storia, si distinse anche come un maestro della fotografia in tempo di pace. Ha ritratto attori ed artisti famosi, documentando la vita decadente ed opulenta dei ricchi europei dell’epoca.

Tuttavia, sarà sempre ricordato come il prototipo del fotografo di guerra, colui che ha messo a rischio la sua vita per documentare i conflitti più significativi del XX secolo. Grazie al suo coraggio e alla sua abilità, Capa ha creato un nuovo standard nel fotogiornalismo, diventando un punto di riferimento per molti altri fotografi.

Gerda Taro e Robert Capa

Gerda Taro è stata una delle prime fotografe di guerra della storia, nota soprattutto per la sua collaborazione con Robert Capa durante la guerra civile spagnola. Taro e Capa hanno lavorato insieme per documentare il conflitto, e insieme hanno creato alcune delle immagini più iconiche della fotografia di guerra moderna.

Taro è nata a Stoccarda, in Germania, nel 1910, e si è trasferita in Francia negli anni ’30 per studiare fotografia. Incontrò Capa a Parigi, dove i due iniziarono a lavorare insieme. Durante la guerra civile spagnola, Taro e Capa coprirono insieme il fronte di Madrid, documentando gli orrori della guerra con immagini straordinarie che mostravano la sofferenza degli uomini e delle donne sul campo di battaglia.

Taro aveva un approccio diverso rispetto a Capa, e il suo lavoro si concentrava maggiormente sulla vita delle persone comuni, che rappresentava con una forte empatia e sensibilità. Le sue fotografie mostravano la disperazione e la determinazione dei combattenti, ma anche il coraggio e la resistenza dei civili.

Taro è stata la prima fotografa donna ad essere ufficialmente accreditata come fotografa di guerra, e le sue immagini hanno avuto un grande impatto sull’opinione pubblica internazionale. Tuttavia, nonostante il suo talento e la sua dedizione, Taro non è mai riuscita a raggiungere lo stesso livello di successo di Capa.

Lavorando insieme, Taro e Capa si sono sostenuti reciprocamente, collaborando e scambiandosi idee e consigli. Capa ha spesso ammirato il lavoro di Taro e ha riconosciuto l’importanza del suo contributo alla fotografia di guerra. Inoltre, la presenza di Taro al suo fianco ha permesso a Capa di avvicinarsi maggiormente alla realtà delle donne e dei civili coinvolti nei conflitti.

Purtroppo, la vita di Gerda Taro è stata tragica e breve. Nel luglio del 1937, durante la battaglia di Brunete, Taro è stata colpita da un carro armato mentre cercava di scappare dalla zona di combattimento. È morta il giorno dopo, all’età di soli 26 anni. La sua morte ha rappresentato una perdita per la fotografia di guerra e per il movimento delle donne nel campo della fotografia.

Nonostante la sua breve carriera, Gerda Taro ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia della fotografia di guerra. Il suo lavoro ha dimostrato la forza delle immagini e il loro potere di cambiare il mondo. La sua collaborazione con Robert Capa ha permesso loro di creare un nuovo standard nel fotogiornalismo, che ha influenzato generazioni di fotografi successivi. Il loro contributo alla fotografia di guerra è stato fondamentale, e continua a essere celebrato e apprezzato ancora oggi.

Chi fu Robert Capa?

Robert Capa fu un rinomato fotografo di guerra e fotogiornalista ungherese-americano, noto per il suo lavoro documentando conflitti come la guerra civile spagnola e la seconda guerra mondiale.

Dove è nato Robert Capa?

Robert Capa è nato a Budapest, Ungheria, il 22 ottobre 1913.

Che macchina fotografica usava Capa?

Capa usava spesso macchine fotografiche Leica, che erano leggere e ideali per il fotogiornalismo grazie alla loro portabilità e qualità.

Quando è nata Gerda Taro?

Gerda Taro, compagna di Robert Capa e anche fotografa di guerra, è nata il 1º agosto 1910 a Stoccarda, Germania.

Per conoscere meglio Robert Capa:

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato. Iniziata come passione è diventato in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di appassionati ogni anno finendo per essere un lavoro a tempo pieno dove ogni giorno impiego il mio tempo per cercare notizie o migliorare il sito.
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