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Bilanciamento del Bianco: La Guida Definitiva

A cosa serve il bilanciamento del bianco? É davvero così utile e indispensabile? In questo articolo vedremo insieme del perché bisogna eseguire il bilanciamento del colore bianco ogni volta si inizia una sessione fotografica e di come le fotografie possono cambiare con questa pratica.

Se hai mai scattato una fotografia e ti sei chiesto perché i colori sembrano completamente diversi da ciò che hai di fronte, potresti essere incappato nei limiti del bilanciamento del bianco automatico (AWB) della tua fotocamera. Devi sapere che il colore della luce, ovvero la sua temperatura del colore, può cambiare senza che il nostro cervello se ne accorga, e ci sono momenti in cui la fotocamera potrebbe non essere in grado di tenere il passo.

Il bilanciamento del bianco è uno degli aspetti più fondamentali e molti dei possessori di fotocamere nemmeno si rendono conto di quanto sia importante, non lo capiscono o addirittura non lo utilizzano. Ma fidatevi, questo potrebbe essere uno dei capitoli più importanti dove bisogna perdere almeno 10 minuti per capire le sue potenzialità e l’impatto reale sui propri scatti.

A che cosa serve il bilanciamento del bianco quindi? Iniziamo ora a capire come influisce sulla fotografia, cercheremo di farlo nella maniera più semplice e veloce. Per farla brevemente e riassumere in una frase possiamo dire che il bianco nelle fotografie si bilancia per ottenere i colori delle foto il più realistici possibili. Ok, ma in che senso ottenere il colore giusto negli scatti?

Ti sarà sicuramente già capitato che i tuoi soggetti fotografati diventano gialli quando li fotografi in ambienti interni, oppure diventano blu quando sono esposti al flash della fotocamera. Comprendere il bilanciamento del bianco serve proprio ad evitare questi piccoli errori che rischiano di compromettere un’immagine con colori indesiderati rendendo le tonalità della pelle innaturali.

Ora, questi colori si possono regolare direttamente dalla fotocamera o è necessario intervenire in post-produzione?

Di solito questa predominante di colore trasforma le scene in modo definitivo, con una temperatura del colore che ha “dominato” sulle altre, nascondendole o perlomeno coprendole in buona parte.

Definizione di bilanciamento del bianco

La guida sul bilanciamento del bianco nella fotografia
La guida sul bilanciamento del bianco nella fotografia

Quindi, il bilanciamento del bianco nella fotografia digitale corrisponde ad regolare i colori in modo che l’immagine finale sia il più naturale possibile. Questo processo di regolazione per eliminare le dominanti serve proprio a questo.

Ma perché succede? Perché la maggior parte delle fonti di luce, dal sole alle lampadine, non emettono un colore puramente bianco ma hanno una propria temperatura di colore. Il cervello cosa fa? Elabora queste informazioni in modo automatico e proprio per questo motivo vediamo i colori correttamente.

Infatti, se provi a prendere un foglio di carta bianco e lo guardi sia in un ambiente esterno che uno interno, il foglio ti sembrerà uguale. Eppure c’è sicuramente una grande differenza di temperatura colore tra le luce solare e quella della lampadina al tungsteno! Sto parlando di profondità di colore!

Prova con un altro esperimento, quando sei sulla neve prova ad indossare i tuoi occhialetti da scii e guarda la neve, ti sembrerà giallastra. Ma cosa succede dopo un’oretta che hai sciato? Magicamente quella neve diventa bianca. Come mai? I tuoi occhi si sono adattati al colore della neve. Quando poi ti levi di nuovo gli occhialetti la neve ti sembrerà bluastra, fino a quando il cervello tornerà a riportare i colori alla normalità.

Questa è la prova di quanto il nostro cervello sia veramente sofisticato e riesce ad elaborare i colori in modo automatico.

Ma se il nostro cervello riesce a fare questa elaborazione in modo intelligente, le macchine fotografiche non hanno la stessa capacità di intendere i colori e provano a “indovinare” quale sia la temperatura del colore.

Certo con il passare degli anni il bilanciamento del colore si è perfezionato ed i sensori riescono a commettere meno errori di prima, ma bisogna sempre procedere con questa pratica se si vuole avere un colore realistico.

Temperatura colore e bilanciamento del bianco

Le fonti di luce hanno una temperatura di colore diversa e l’unità di misura per poterle valutare sono i “Kelvin“.

La scala può essere leggermente confusa in quanto potresti aspettarti che i colori più caldi abbiano una temperatura più alta. In realtà è l’opposto: più calda è la luce, più bassa è la temperatura. Più fredda è la luce, maggiore è la temperatura.

Bilanciamento del bianco e temperatura colore

Se la tua macchina fotografica è impostata sul bilanciamento del bianco automatico, la tua fotocamera proverà a “indovinare” il valore Kelvin in base ad un oggetto bianco della scena utilizzandolo come riferimento.
Per esempio, le nuvole bianche di una scena possono venir utilizzate come colore di riferimento.

Capisci benissimo da solo che questo tipo di calcolo non può riprodurre sempre risultati eccellenti. Proprio per questi casi che bisogna impostare manualmente il bilanciamento del bianco sulla fotocamera o durante la post-produzione.

Quindi per una luce più fredda (blu o verde) dirai alla fotocamera di riscaldare le cose e nei casi di luce calda di raffreddare la temperatura.

Bilanciamento del bianco e e la temperatura del colore
Bilanciamento del bianco e e la temperatura del colore

Quali sono le diverse impostazioni di bilanciamento del bianco?

Ok, ma come si agisce manualmente? Come possiamo dire alla fotocamera digitale di regolare il bianco? Le fotocamere hanno modalità automatiche e semi automatiche per aiutarti a fare queste regolazioni.

Come impostare bilanciamento del bianco? Iniziamo a vedere su quelle automatiche preimpostate

  • Automatica : Questa è l’impostazione primaria, la fotocamera decide lei con quale temperatura correggere il colore. Per noi questa dovrebbe essere l’ultima spiaggia, nel senso che la macchina fotografica difficilmente riesce a centrare la temperatura ottimale, per questo suggeriamo di provare per prime le altre qui sotto.
  • Tungsteno : Questa modalità di correzione è utilizzata quasi sempre negli ambienti interni in quanto grazie all’illuminazione ad incandescenza raffredda i colori nelle foto. Di solito è simbolizzata con una piccola lampadina sulla fotocamera.
  • Fluorescente : Esiste per compensare la luce “fredda” della luce fluorescente e di conseguenza riscalda la temperatura del colore. Il contrario di quella al tungsteno.
  • Soleggiato : Non è presente su tutte le fotocamere questa modalità, ma serve prevalentemente per quando si scatta in ambienti esterni e c’è bisogno di impostare il bilanciamento del bianco con tonalità più “normali”
  • Nuvoloso – È uno stop in più della modalità “soleggiato” e serve per riscaldare l’ambiente con un tocco in più.
  • Flash : Quanto è importante il flash in una fotocamera lo sappiamo bene, nella modalità Flash WB troverai il modo di riscaldare i tuoi scatti con un tocco veloce.
  • Ombra : Questa modalità si usa per quando si scatta a dei soggetti che non sono direttamente illuminati, ma anzi subiscono l’ombra di qualche soggetto e appare più fredda come illuminazione.
Bilanciamento del colore in post produzione
Bilanciamento del colore in post produzione

Come si regola il bilanciamento del bianco su una fotocamera?

Come fare bilanciamento del bianco? Iniziamo vedendo il modo manuale, sicuramente il migliore, la maniera più accurata per raggiungere la temperatura perfetta nei tuoi scatti. Questa modalità è possibile in quasi tutte le macchine fotografiche, può avvenire in maniera poco differente ma la sostanza è sempre la stessa. Quindi quando ti chiedono ma il bilanciamento del bianco per Nikon o il bilanciamento del bianco per Canon se è differente, non hanno ben chiaro il suo funzionamento.

Acquistando su Amazon un kit di cartoncini bianchi e grigi progettati essenzialmente per questo compito puoi trovare il bianco perfetto per qualsiasi situazione. Ti consigliamo di acquistarne un paio e di portarlo sempre dietro con l’attrezzatura, il bilanciamento del bianco si può impostare in pochissimi secondi ma cambierà le tue fotografie e darà quel tocco in più.

Nelle impostazioni della fotocamera tra le regolazioni c’è proprio “impostazione del bilanciamento del bianco“. Una volta attivato viene detto alla fotocamera che il prossimo scatto indirizza la fotocamera a scegliere quella temperatura come un bianco effettivo. In pratica si utilizzano i cartoncini davanti la fotocamera, si fotografa quello bianco per dire alla fotocamera “ora segui questa temperatura come colore guida“.

Hai capito ora come effettuare il bilanciamento del bianco con cartoncino grigio?

Ecco, pensa che puoi fare questo bilanciamento con qualsiasi mezzo che sia bianco “netto”, come per esempio un foglio da stampante A4, l’importante è che non abbia sfumature.

Ora i prossimi scatti avranno sicuramente una temperatura colore differente. Vi sfidiamo a fare una prova, prima effettuate uno scatto magari alla vostra libreria di casa, poi bilanciate il bianco e riprovate lo scatto. Vedrete immediatamente i cambiamenti.

Fidatevi, questo è il modo più accurato per bilanciare i colori nella maniera più professionale e corretta possibile. Se potete quindi evitare le impostazioni automatiche o ancor peggio le correzioni in post produzione.

Per un controllo ancora maggiore sulle impostazioni personalizzate del bilanciamento del bianco, hai anche la possibilità di comporre manualmente l’impostazione Kelvin, componendo un numero tu stesso per ottenere un’impostazione manuale del bilanciamento del bianco

Hai capito ora come fare il bilanciamento del bianco in manuale?

Bilanciamento del bianco in situazioni estreme

Il bilanciamento del bianco è una competenza fondamentale per ogni fotografo. È la chiave per ottenere colori accurati e fedeli nella fotografia, garantendo che il bianco sia veramente bianco e che le sfumature cromatiche siano riprodotte in modo corretto. Tuttavia, il bilanciamento del bianco non è un concetto universale e statico, ma piuttosto una tecnica che deve adattarsi alle condizioni di luce specifiche in cui ci si trova. In quest’ottica, uno dei contesti più sfidanti è rappresentato dalle situazioni estreme, dove la luce si presenta in modi inaspettati e imperscrutabili.

La fotografia in ambienti subacquei è un esempio di situazione estrema. Sotto la superficie dell’acqua, la luce si comporta in modo molto diverso rispetto alla terraferma. La luce del sole attraversa lo strato d’acqua, assorbendo e diffondendo i raggi in modi complessi. Ciò può risultare in una dominanza di tonalità blu o verde nelle immagini, a meno che il bilanciamento del bianco non venga adeguatamente gestito. Fotografi subacquei esperti si affidano a filtri colorati o a impostazioni di bilanciamento del bianco personalizzate per catturare colori vividi e natura sotto il mare.

Un’altra sfida emozionante è data dalla fotografia notturna. In queste condizioni, la luce artificiale, come le lampade al sodio o i fari dei veicoli, può introdurre tonalità gialle o arancioni nelle tue immagini. Qui, è fondamentale comprenderne l’impatto sul bilanciamento del bianco e come correggerlo. L’uso di filtri o la modifica delle impostazioni di bilanciamento del bianco in post-produzione possono contribuire a ottenere risultati sorprendenti.

La fotografia astronomica rappresenta un altro scenario estremo. La luce delle stelle e delle galassie è molto diversa dalla luce del sole o delle sorgenti artificiali. La corretta gestione del bilanciamento del bianco in questi contesti può influenzare la resa di colori celesti profondi e dettagli astronomici. Qui, il bilanciamento del bianco può variare a seconda della posizione e dell’oggetto astronomico che stai fotografando, e richiede una profonda comprensione della luce stellare.

I fotografi di paesaggi estremi spesso si trovano ad affrontare condizioni di luce estreme, come l’alba o il tramonto in ambienti montani o desertici. Questi contesti richiedono un bilanciamento del bianco accurato per catturare le sfumature cromatiche e l’atmosfera unica di questi luoghi. La gestione del bilanciamento del bianco può aiutare a sottolineare le differenze tra le temperature del colore durante le diverse fasi del giorno, dall’aurora al crepuscolo.

Bilanciamento del bianco e cartoncino grigio

Quindi per un corretto bilanciamento bisogna utilizzare un cartoncino grigio o bianco. Si può utilizzare anche un semplice foglio bianco di carta A4 classico da stampante, ma se non lo hai appresso, o comunque vuoi qualcosa di più professionale, su Amazon si trovano tanti kit a pochissimo prezzo.

Kaavie GC-2 - Confezione da 3 schede tascabili per il bilanciamento del bianco e del grigio
  • Facile da usare un set di 3 carte tascabili in nero, grigio e bianco per il bilanciamento del bianco.
  • Strumento di bilanciamento del colore accurato, funziona con qualsiasi pellicola o fotocamera digitale, per file JPEG e RAW
  • Utile nel processo di pre- o post-produzione
  • Lato grigio 18% riflettanza, lato bianco 90% riflettanza
  • Biglietti grigi ben fatti e multiuso per qualsiasi progetto fotografico

Questi sono comodi cartoncini da tenere sempre in tasca, nello zaino o al collo.

Fare il bilanciamento del bianco su Photoshop

Come correggere il bilanciamento del bianco con photoshop? Si può fare? “Ho letto su molti forum e blog di fotografi che è inutile farlo ogni volta che si scatta una foto quando si può correggere in fase di editing, è corretto?” Questa email arriva almeno 1 volta a settimana, in parte è vero, ma non è proprio così e ora ti spiego il perché.

Comunque per correttezza te lo segnalo, è molto semplice e veloce come metodo, ma la meno professionale e veritiero, anche perché in questo caso entrano in gioco vari fattori come la fedeltà dei dispositivi che stai utilizzando. Di solito i monitor per fotografi sono molto accurati, se stai utilizzando un BenQ avrà una resa differente da un monitor Hp classico.

Comunque con Photoshop potrai eseguire il bilanciamento del bianco semplicemente cliccando su “regolazioni” e “bilanciamento del bianco” in seguito. Adobe reagirà calcolando il suo bianco e lo imposterà nello scatto.  Maniera veloce ma poco professionale. A questo punto vi suggeriamo più di applicare dei filtri o preset di lightroom per dare un colore differente alla foto e aggiungere qualche effetto più creativo.

Jpeg, file raw e post-elaborazione delle foto

Uno dei vantaggi principali nel riprendere file raw invece di jpeg è che i file raw ti danno il pieno controllo sul bilanciamento del bianco quando si tratta di post-elaborazione delle foto.

Quando scatti una fotografia, il sensore della tua fotocamera acquisisce un’enorme quantità di informazioni sul colore superiore a qualsiasi formato Quando un’immagine viene convertita in jpeg, il bilanciamento del bianco diventa fisso e non può essere modificato.

Se scatti jpeg, la tua fotocamera esegue questa conversione un istante dopo aver premuto il pulsante di scatto e il bilanciamento del bianco viene inserito in modo permanente nel file, sia che si tratti del bilanciamento del bianco automatico scelto dalla fotocamera o del bilanciamento del bianco personalizzato che hai ha deciso di utilizzare (nuvoloso, luce diurna, luce fluorescente ecc.).

È possibile apportare alcune modifiche ai file jpeg, ma c’è molto meno controllo poiché molte delle informazioni sui colori sono andate perse.

Un esempio, quando prendi un software di editing ti dà Kelvin quando modifichi un file raw (a sinistra) ma solo una scala da 0 a 100 quando modifichi un jpeg.

Anche se scattare in condizioni di luce naturale potrebbe non comportare complicazioni, fotografare con luci fluorescenti, luci a incandescenza o qualsiasi tipo di scenario di illuminazione mista può rendere difficile decidere quale impostazione di bilanciamento del bianco utilizzare – questo è quando scattare in raw è particolarmente utile .

Dovresti usare il bilanciamento del bianco automatico?

Se ti stai chiedendo se dovresti usare il bilanciamento del bianco automatico della tua fotocamera, la mia risposta è probabilmente nì.

Se stai scattando in jpeg, questo probabilmente ti darà i migliori risultati poiché le fotocamere digitali di oggi sono generalmente molto potenti nel calcolare la temperatura del colore. Non devi costantemente ricordarti di regolare il bilanciamento del bianco ogni volta che cambia l’illuminazione e soprattutto vuol dire che non dovrai lavorare molto di post-produzione.

Le moderne fotocamere digitali di solito fanno un lavoro eccellente con le impostazioni di bilanciamento del bianco automatico quando c’è luce naturale su tutta la scena quando si scatta all’aperto, le difficoltà si avvertono quando ci sono luci fluorescenti o a incandescenza.

Conclusioni

Comprendere il bilanciamento del bianco può portati ad un nuovo livello di controllo alla tua fotografia superiore evitando di commettere errori che possono rendere i colori strani e darti un controllo creativo sull’aspetto finale delle tue immagini.

Padroneggiare il bilanciamento può darti sicurezza durante le riprese in una varietà di situazioni di illuminazione, dall’illuminazione fluorescente alle scene con una lampadina al tungsteno.

Se sei mai stato confuso sul motivo per cui la tua immagine appare troppo “calda” o “fredda“, o perché c’è una strana dominante di colore che influisce sui denti della pelle del soggetto, è ora di iniziare a sperimentare con il bilanciamento del bianco manuale.

E tu come lo effettui il bilanciamento? Lo esegui ogni volta che scatti una foto? Rispondimi e fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!

Per saperne di più:

Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi
Alessio Fabrizi, fondatore di Fotografia Moderna dal lontano 2015 con l'obiettivo di creare una community unita di fotografi italiani. Cerco sempre notizie che possano interessare gli appassionati di fotografia, mi diverto a fare recensioni di attrezzature fotografiche e consigliare con guide all'acquisto le migliori alternative sul mercato per dare ai fotografi un'alternativa migliore, magari anche ad un prezzo conveniente! Iniziata come passione, Fotografia Moderna è diventata in poco tempo uno dei portali più cliccati d'Italia arrivando a raggiungere più di 1 milione di lettori.
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